di Annalisa Dordoni *
Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un rinvigorirsi del dibattito sulle aperture domenicali e festive delle attività commerciali, in concomitanza con le proposte presentate dal nuovo governo, in particolare dal M5S. Quest’ultimo infatti, già in campagna elettorale, aveva annunciato di voler far sue le rivendicazioni di lavoratori e lavoratrici del settore commercio e grande distribuzione. Già solo l’accenno a eventuali chiusure domenicali ha aizzato una parte dell’opinione pubblica.
In quanto sociologa e ricercatrice, nello specifico proprio sul tema dei tempi di lavoro nella vendita al cliente, conosco bene le problematiche connesse al lavoro festivo, e soprattutto domenicale. Tali criticità molto spesso non sono percepite dai “consumatori” come tali; si suppone infatti che il personale abbia maggiorazioni adeguate dello stipendio, che abbia una turnazione adeguata, che riceva il calendario dei turni di lavoro con adeguato anticipo. Purtroppo così non è, anzi, di fatto molto spesso nelle interviste da me condotte sono emerse tutt’altre condizioni lavorative.
Prima di tutto bisogna rendersi conto che quella che nell’immaginario collettivo è la figura della commessa o del commesso, giovane e senza legami importanti, non collima con la realtà. Infatti, in Italia soprattutto, sono addette a questo settore persone ormai adulte, con famiglie proprie e con figli, con vite altrui da gestire oltre la propria. Questo è un dato importante, perché come sappiamo le scuole sono chiuse nei fine settimana e chi ha figli, lavorando il sabato e la domenica e nelle feste, si ritrova senza poter passare un’intera giornata con loro. Il tempo significativo da poter condividere con l’altro da sé è necessariamente spesso domenicale e festivo, dato che la maggior parte della popolazione, lavoratrice e in formazione, è libera in quei giorni. In coppie in cui entrambi lavorano su turni, magari con figli a carico, la situazione diviene ancor più complessa.
Un altro dato importante è che tutte le condizioni ritenute adeguate, come ricevere il calendario dei turni in anticipo o non vedersi cambiare orario all’ultimo momento, non sono facilmente rilevabili né controllabili. Nella ricerca che ho effettuato tra Milano e Londra tali condizioni di lavoro, che incidono profondamente sulla qualità di vita, sono risultate essere dipendenti da innumerevoli fattori non necessariamente legati alla gestione di un punto vendita o alla finalità economica. Anzi, spesso queste situazioni sono determinate da simpatie e antipatie o semplicemente da disattenzione nell’organizzazione del lavoro. Una giornata di chiusura eliminerebbe l’arbitrarietà della turnazione spesso utilizzata come premio o penale, e inoltre permetterebbe di distribuire il personale sugli altri sei giorni, dato che in Italia nel settore si lavora sui sei giorni, a differenza del Regno Unito dove la settimana lavorativa è di soli cinque giorni. Questo si tradurrebbe in maggior organico disponibile nel resto della settimana; sono infatti molto rari in Italia i contratti part-time verticale nei weekend.
Conoscere in assoluto, senza che sia dipendente da decisioni altrui, il giorno di riposo settimanale, significa poter organizzare, gestire, pianificare, il proprio tempo. Avere potere sul proprio tempo è importante per innumerevoli motivi e sotto tanti punti di vista. Permette di vivere la quotidianità con serenità, avere relazioni significative, sviluppare la propria vita sociale e personale, dedicare tempo a se stessi e se stesse, anche per progettare e immaginare il proprio futuro. Sono tutte facce della stessa medaglia, e sono importanti sia per gli adulti che per i giovani, impegnati nella costruzione della loro identità e nella pianificazione della loro vita. Infine, essere alienati del proprio tempo spesso significa sentirsi persi, in balìa di altri, non poter progettare a lungo termine e non poter condividere il tempo con altri, quindi non avere una vita sociale piena.
Il punto dunque è decidere con coscienza se è strettamente necessario acquistare merce senza soluzione di continuità 365 giorni l’anno. Certamente anche in altri settori si hanno criticità nella gestione del tempo, ma vi invito a riflettere sul fatto che meno sono le attività a ciclo continuo, più alta sarà la qualità della vita di tutti e tutte noi, e sul fatto che forse questa è più importante della possibilità di acquistare.
* Sociologa, mi occupo di processi economici e culturali, lavoro e questioni di genere. Dopo la Laurea cum laude in Scienze storiche ho conseguito il Dottorato di ricerca in Sociologia applicata e metodologia della ricerca sociale presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Mi sono occupata del lavoro su turni, festivo e domenicale nella vendita al cliente, tempi sociali e di lavoro, vita quotidiana di lavoratori e lavoratrici. Collaboro con l’università Bicocca e altre orgnizzazioni per incarichi di didattica e di ricerca, sono socia fondatrice della libreria Les Mots, che promuove iniziative ed eventi culturali. Sono nata e vivo a Milano con il mio compagno e la nostra gatta.
Area pro labour
Giuristi per il lavoro
Lavoro & Precari - 19 Settembre 2018
Lavoro domenicale, quanto conta davvero riposare il giorno festivo
di Annalisa Dordoni *
Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un rinvigorirsi del dibattito sulle aperture domenicali e festive delle attività commerciali, in concomitanza con le proposte presentate dal nuovo governo, in particolare dal M5S. Quest’ultimo infatti, già in campagna elettorale, aveva annunciato di voler far sue le rivendicazioni di lavoratori e lavoratrici del settore commercio e grande distribuzione. Già solo l’accenno a eventuali chiusure domenicali ha aizzato una parte dell’opinione pubblica.
In quanto sociologa e ricercatrice, nello specifico proprio sul tema dei tempi di lavoro nella vendita al cliente, conosco bene le problematiche connesse al lavoro festivo, e soprattutto domenicale. Tali criticità molto spesso non sono percepite dai “consumatori” come tali; si suppone infatti che il personale abbia maggiorazioni adeguate dello stipendio, che abbia una turnazione adeguata, che riceva il calendario dei turni di lavoro con adeguato anticipo. Purtroppo così non è, anzi, di fatto molto spesso nelle interviste da me condotte sono emerse tutt’altre condizioni lavorative.
Prima di tutto bisogna rendersi conto che quella che nell’immaginario collettivo è la figura della commessa o del commesso, giovane e senza legami importanti, non collima con la realtà. Infatti, in Italia soprattutto, sono addette a questo settore persone ormai adulte, con famiglie proprie e con figli, con vite altrui da gestire oltre la propria. Questo è un dato importante, perché come sappiamo le scuole sono chiuse nei fine settimana e chi ha figli, lavorando il sabato e la domenica e nelle feste, si ritrova senza poter passare un’intera giornata con loro. Il tempo significativo da poter condividere con l’altro da sé è necessariamente spesso domenicale e festivo, dato che la maggior parte della popolazione, lavoratrice e in formazione, è libera in quei giorni. In coppie in cui entrambi lavorano su turni, magari con figli a carico, la situazione diviene ancor più complessa.
Un altro dato importante è che tutte le condizioni ritenute adeguate, come ricevere il calendario dei turni in anticipo o non vedersi cambiare orario all’ultimo momento, non sono facilmente rilevabili né controllabili. Nella ricerca che ho effettuato tra Milano e Londra tali condizioni di lavoro, che incidono profondamente sulla qualità di vita, sono risultate essere dipendenti da innumerevoli fattori non necessariamente legati alla gestione di un punto vendita o alla finalità economica. Anzi, spesso queste situazioni sono determinate da simpatie e antipatie o semplicemente da disattenzione nell’organizzazione del lavoro. Una giornata di chiusura eliminerebbe l’arbitrarietà della turnazione spesso utilizzata come premio o penale, e inoltre permetterebbe di distribuire il personale sugli altri sei giorni, dato che in Italia nel settore si lavora sui sei giorni, a differenza del Regno Unito dove la settimana lavorativa è di soli cinque giorni. Questo si tradurrebbe in maggior organico disponibile nel resto della settimana; sono infatti molto rari in Italia i contratti part-time verticale nei weekend.
Conoscere in assoluto, senza che sia dipendente da decisioni altrui, il giorno di riposo settimanale, significa poter organizzare, gestire, pianificare, il proprio tempo. Avere potere sul proprio tempo è importante per innumerevoli motivi e sotto tanti punti di vista. Permette di vivere la quotidianità con serenità, avere relazioni significative, sviluppare la propria vita sociale e personale, dedicare tempo a se stessi e se stesse, anche per progettare e immaginare il proprio futuro. Sono tutte facce della stessa medaglia, e sono importanti sia per gli adulti che per i giovani, impegnati nella costruzione della loro identità e nella pianificazione della loro vita. Infine, essere alienati del proprio tempo spesso significa sentirsi persi, in balìa di altri, non poter progettare a lungo termine e non poter condividere il tempo con altri, quindi non avere una vita sociale piena.
Il punto dunque è decidere con coscienza se è strettamente necessario acquistare merce senza soluzione di continuità 365 giorni l’anno. Certamente anche in altri settori si hanno criticità nella gestione del tempo, ma vi invito a riflettere sul fatto che meno sono le attività a ciclo continuo, più alta sarà la qualità della vita di tutti e tutte noi, e sul fatto che forse questa è più importante della possibilità di acquistare.
* Sociologa, mi occupo di processi economici e culturali, lavoro e questioni di genere. Dopo la Laurea cum laude in Scienze storiche ho conseguito il Dottorato di ricerca in Sociologia applicata e metodologia della ricerca sociale presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Mi sono occupata del lavoro su turni, festivo e domenicale nella vendita al cliente, tempi sociali e di lavoro, vita quotidiana di lavoratori e lavoratrici. Collaboro con l’università Bicocca e altre orgnizzazioni per incarichi di didattica e di ricerca, sono socia fondatrice della libreria Les Mots, che promuove iniziative ed eventi culturali. Sono nata e vivo a Milano con il mio compagno e la nostra gatta.
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Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Martedì prossimo, 18 marzo, alle ore 10, presso la Sala Koch del Senato, le commissioni riunite Bilancio, Attività produttive e Politiche Ue di Camera e Senato svolgeranno l'audizione di Mario Draghi in merito al Rapporto sul futuro della competitività europea. L'appuntamento verrà trasmesso in diretta webtv.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Ad un mese dalla finale del festival della canzone italiana 2025, nella classifica dei singoli brani è ancora Sanremomania, con ben 13 brani passati in gara al Teatro Ariston nelle prime 13 posizioni. E questo fa segnare all'edizione 2025 un nuovo record rispetto agli ultimi anni, per numero di brani di Sanremo nella top ten ad un mese dal festival: se infatti quest'anno sono 10 (cioè l'intera top ten è composta da brani in gara al festival un mese fa), l'anno scorso era stati 7 come nel 2023, nel 2022 e nel 2021 erano stati 8 e nel 2024.
Nella top ten dei singoli infatti, al primo posto c'è proprio il brano vincitore del festival: 'Balorda Nostalgia' di Olly. Al secondo 'La cura per me' di Giorgia, al terzo 'Incoscienti giovani' di Achille Lauro, al quarto 'Battito' di Fedez, al quinto 'Cuoricini' dei Coma_Cose, al sesto 'Volevo essere un duro' di Lucio Corsi, al settimo 'Fuorilegge' di Rose Villain, all'ottavo 'La mia parola' di Shablo feat Joshua e Tormento, al nono 'Tu con chi fai l'amore' dei The Kolors, al decimo 'La tana del granchio' di Bresh. Ma l'elenco sanremese prosegue ininterrotto fino alla tredicesima posizione, con 'Anema e core' di Serena Brancale all'undicesimo posto, 'Chiamo io chiami tu' di Gaia al dodicesimo e 'Il ritmo delle cose' di Rkomi al tredicesimo.
Tra gli album l'arrivo di Lady Gaga con 'Mayhem' si piazza in vetta e scalza dalla prima posizione 'Tutta vita', l'album di Olly, che scende al terzo posto, per fare spazio a 'Vasco Live Milano Sansiro', che entra al secondo posto. In quarta posizione 'Dio lo sa - Atto II' di Geolier, in quinta entra direttamente 'Vita_Fusa' dei Coma_Cose, in sesta 'Debi tirar mas fotos' di Bad Bunny, in settima 'Tropico del capricorno' di Guè, in ottava posizione 'Locura' di Lazza, in nona 'È finita la pace' di Marracash e in decima chiude la top ten 'Icon' di Tony Effe. Mentre la compilation di Sanremo 2025 scende dal nono al quindicesimo posto.
Tra i vinili, è primo il 'Vasco Live Milano Sansiro', al secondo posto 'Mayhem' di Lady Gaga e al terzo la compilation 'Sanremo 2025'.
Roma, 14 mar. (Labitalia) - "Questo appuntamento, unico nel suo genere, rappresenta un fondamentale momento di approfondimento per i settori della logistica e del trasporto, offrendo un'opportunità unica di incontro, aggiornamento e confronto sulle sfide e le opportunità che caratterizzano un comparto strategico per i cittadini, per le famiglie e le imprese, con un approccio fortemente connesso alla sostenibilità ambientale". Lo scrive il presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel messaggio inviato all'evento di chiusura della quarta edizione di "Let Expo", organizzato da Alis a Verona.
"Se i numeri registrati lo scorso anno rappresentano la migliore e più efficace sintesi della rilevanza del vostro operato - penso ai 400 espositori e alle oltre 100mila presenze complessive -, sono certo che i tanti appuntamenti che caratterizzano il programma di quest'anno, con incontri strategici, conferenze di settore, seminari interattivi, workshop pratici e dimostrazioni innovative, sapranno rappresentare un ulteriore momento di crescita e di affermazione", prosegue La Russa, che conclude: "Nel ribadire il mio plauso per il vostro prezioso contributo in un ambito di particolare rilievo per gli interessi nazionali, anche in relazione alle attuali dinamiche geo-politiche globali, l'occasione mi è gradita per inviarvi i miei più cordiali saluti".
Roma, 14 mar. - (Adnkronos) - In occasione di Didacta 2025 a Firenze, l'evento di riferimento per la formazione e l'innovazione nel settore scolastico, Acer ha ribadito il proprio impegno nel supportare l'evoluzione della didattica attraverso soluzioni tecnologiche all'avanguardia. La partecipazione dell'azienda alla fiera ha offerto l'opportunità di presentare le ultime novità in termini di prodotti e servizi, con un focus particolare su prestazioni, sicurezza, intelligenza artificiale e design.
"La presenza di Acer a Didacta sottolinea l'importanza del settore education, un ambito in cui siamo orgogliosamente leader di mercato," ha dichiarato Angelo D'Ambrosio, General Manager di Acer South Europe. "Didacta rappresenta un'occasione fondamentale per incontrare docenti, studenti e rivenditori specializzati nel mondo scolastico. In questa sede, presenteremo le nostre più recenti innovazioni di prodotto, caratterizzate da prestazioni elevate, sicurezza, funzionalità di IA e design robusto. Queste caratteristiche sono indispensabili per una didattica innovativa ed efficace."
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - È già un caso che un condannato, sia pur in primo grado, occupi un ruolo di sottosegretario alla Giustizia, ma ora le parole di Delmastro pongono un problema serio al Governo e al Paese intero. Dall’interno viene criticata una delle pessime riforme portate avanti con protervia dalla maggioranza. Come fa a restare al suo posto? Cosa dice la premier Meloni? Le parole di Delmastro sono gravi anche perché ci fanno conoscere le vere intenzioni del Governo, quelle che andiamo denunciando da mesi: assoggettare il potere giudiziario al controllo dell’Esecutivo. E questo è inaccettabile. Dopo la smentita che non smentisce, la registrazione dell’intervista, Meloni deve pretendere che Delmastro lasci l’incarico". Lo afferma Così Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - Giovedì prossimo 20 marzo, alle ore 9, avrà luogo alla Camera l'informativa urgente del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, sui recenti eventi sismici che hanno colpito l'area dei Campi Flegrei e sullo stato di attuazione degli interventi per la popolazione.
Milano, 14 mar. (Adnkronos) - Il Dna di Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi, indagato per l'omicidio del 13 agosto 2007 a Garlasco, va confrontato con il Dna trovato "sotto le unghie della vittima e con le ulteriori tracce di natura biologica rinvenute sulla scena del crimine". E' quanto ha disposto, con un provvedimento del 6 marzo scorso, la giudice per le indagini preliminari di Pavia Daniela Garlaschelli che ha autorizzato il prelievo coattivo della traccia biologica dell'indagato effettuato ieri.