“Reddito di cittadinanza nella legge di bilancio? Certo che ci sarà. E’ una misura che, da un lato, alimenta la domanda e, dall’altro, è propedeutica all’inserimento nel mondo del lavoro. La proposta del M5s è stata accettata proprio perché incentiva in qualche modo il ritorno sul mercato del lavoro”. Così, a Otto e Mezzo (La7), il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, risponde alla conduttrice Lilli Gruber, che gli chiede anche di quanto si può sforare la soglia dell’1,6% nel rapporto deficit – Pil imposto dal ministro dell’Economia, Giovanni Tria. E il deputato della Lega risponde: “Si può sforare, come dice Luigi Di Maio, solo se le proposte sono serie e credibili. Si può arrivare anche allo sforamento del 2%, ma non facendo provvedimenti esclusivamente di carattere demagogico per acquisire consenso. I mercati sono attenti ai decimali, ma è necessario che le proposte economiche del governo facciano crescere il Paese. Come ha detto benissimo Di Maio, le promesse devono essere mantenute. I governi durano 5 anni e quindi naturalmente non faremo tutto in un anno. La stessa legge di bilancio è su base triennale”. E chiosa: “Nessuno nel governo dorme sogni tranquilli, perché lavoriamo tantissimo. Anche Tria deve lavorare tantissimo, il lavoro della legge di bilancio dura tre mesi. Nessuno di noi è supersicuro, tutti noi siamo chiamati ogni giorno a essere valutati ed esaminati dai nostri elettori che ci hanno dato fiducia”