Livorno concederà il “suo” Ius soli ai bambini nati in città da genitori stranieri. Mentre il governo si appresta ad approvare il decreto immigrazione che prevede più rimpatri e una stretta sulla protezione internazionale dei richiedenti asilo, a Livorno il tema dei migranti sta provocando uno scontro durissimo proprio tra il Movimento 5 Stelle e la Lega, alleati di governo a livello nazionale. Nella serata di mercoledì, il Consiglio comunale ha approvato una mozione che prevede il conferimento della cittadinanza onoraria ai bambini nati a Livorno da genitori stranieri: il documento è stato presentato dalla consigliera comunale Giovanna Cepparello (della lista Futuro!, di sinistrA) ed è stato approvato da tutto il Consiglio, tranne che da Elisa Amato di Forza Italia che ha votato contro. Il voto favorevole del Movimento 5 Stelle, però, non è piaciuto alla Lega che parla di “medaglie di cartone elargite da una sinistra incapace di interpretare e capire le vere esigenze della persona”. La mozione approvata mercoledì stabilisce anche la data della cerimonia pubblica, il 20 novembre, in cui il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, concederà la cittadinanza onoraria a tutti i bambini nati da genitori stranieri. “Questo è un atto dal forte valore politico e sono contento che la maggioranza lo abbia sostenuto e votato”, ha detto il sindaco a Ilfattoquotidiano.it.
La mozione sul “mini Ius soli” era già stata presentata nel 2015 proprio dal gruppo Buongiorno Livorno dell’ex candidato sindaco Andrea Raspanti e già allora il consiglio comunale aveva dato il disco verde all’unanimità. Poi però, tutto era stato rimandato fino al dicembre scorso, quando il sindaco Nogarin si era impegnato pubblicamente a trovare una data per il conferimento della cittadinanza: “A inizio anno, gennaio o febbraio, daremo gambe a questo atto” aveva assicurato. Poi, l’inizio della campagna elettorale, l’ambiguità del Movimento 5 Stelle sul tema immigrazione e la possibile alleanza di governo giallo-verde avevano fatto decadere tutto di nuovo. Fino a ieri, quando il Consiglio comunale ha fissato la data precisa per la cerimonia pubblica: il prossimo 20 novembre. “Quello di ieri è stato un segnale molto importante – esulta Raspanti a Ilfattoquotidiano.it – Per integrare le persone bisogna coinvolgerle in una comunità e questo si può fare partendo dal dare la cittadinanza a quei bambini stranieri che sono nostri nipoti o frequentano i nostri stessi figli. Con questo atto stiamo dicendo loro che da adesso fanno parte a pieno della nostra comunità”.
L’approvazione della mozione però non è piaciuta per niente ai giovani della Lega livornese che, tramite il loro coordinatore Luca Tacchi, hanno accusato l’amministrazione Nogarin di aver “inflazionato e ridotto al ridicolo un istituto fatto per premiare le eccellenze” e descrivendo il Movimento 5 Stelle livornese come “una sinistra totalitaria e retorica che sbandiera diritti solo per i prepotenti figli del mercatismo sociale e di cui la nostra triste amministrazione comunale è espressione: provvedimenti ridicoli, che piallano verso il basso la società e che saranno subito rivisti quando governeremo la città”. Ad attaccare Nogarin ci pensa anche Lorenzo Gasperini, ex candidato al collegio uninominale della Lega che alle elezioni politiche del 4 marzo raccolse il 28% dei voti: “Quello di ieri è un atto che dal punto di vista giuridico non ha alcun valore – spiega a Ilfattoquotidiano.it – Se il Comune vuole davvero fare qualcosa per i più deboli, si occupasse dell’aiuto alle ragazze in maternità o della sicurezza in città: invece dei problemi reali, il Comune si prova solo a lavare la coscienza occupandosi di queste cose ideologiche. A Livorno si vuole dare l’impressione che l’amministrazione comunale rappresenti una forza d’opposizione rispetto al governo nazionale. Magari è così, ma allora si dica che Nogarin è uscito dal M5S”.
Non è la prima volta che a Livorno le due forze politiche, che a livello nazionale formano la maggioranza di governo, si scontrano così duramente: a giugno il sindaco Nogarin aveva aspramente criticato il ministro per la Famiglia, Lorenzo Fontana, per le sue posizioni anti-unioni civili e poi aveva pubblicato un post (poi cancellato) in cui dichiarava di voler aprire il porto di Livorno ai migranti della nave Aquarius contro la volontà del governo nazionale. Ad inizio agosto, inoltre, il primo cittadino del Movimento 5 Stelle aveva querelato proprio Gasperini che lo aveva paragonato “a quei sindaci che proteggono i boss della mafia o della camorra” per il suo modo di “proteggere la delinquenza livornese”. D’altronde, tra un anno, Lega e Movimento 5 Stelle si scontreranno in città per vincere le amministrative e Nogarin non può permettersi di perdere quegli ex elettori di centrosinistra che lo avevano votato nel 2014. La campagna elettorale è iniziata e non c’è contratto di governo che tenga.