Ogni anno la conferenza stampa di presentazione della nuova stagione di Striscia la notizia diventa un Ricci show, e anche quest’anno non è stata da meno. Il tg satirico compie 30 anni: il 7 novembre 1988 nasceva il varietà ideato da Antonio Ricci e da lunedì 24 settembre festeggerà il traguardo su Canale 5 con i soliti ingredienti. Poche le novità. Vedremo la solita alternanza tra i conduttori, con “il vecchio suino” Ezio Greggio e “la bella” Michelle Hunziker al debutto (fino al 13 ottobre), poi la coppia Greggio-Iacchetti (fino al 5 gennaio), il ritorno di Ficarra e Picone (fino al 13 aprile) e la chiusura con Gerry Scotti e Michelle Hunziker, fino all’8 giugno. Stesse veline e stessi inviati, a cui si aggiunge il 14enne Eric Barbizzi, “il più giovane collaboratore di Striscia”. Dario Ballantini imiterà il Premier Conte (“di cui non ricordo il nome”, scherza Ricci), mentre è in cantiere l’imitazione della sorella di Elisa Isoardi.
Quest’anno sarà “la voce dell’inconsistenza”: “Il ponte di Genova è l’emblema dell’inconsistenza: sia per l’inconsistenza del ponte stesso, sia per l’inconsistenza del dibattito che è seguito al crollo”, dice il patron del programma. Che non finirà prima degli altri anni: la guida sul sito di Mediaset tutt’ora pone l’inizio del prime time alle 21.20, ma così non sarà. Antonio Ricci, anzi, si scaglia ancora contro i vertici del servizio pubblico: “Noi, lavorando per una tv commerciale, abbiamo altri interessi rispetto alla Rai. Poi il nostro programma inizia dopo di loro e noi siamo gravati da un minuto di pubblicità alle 21. La Rai promette di far cominciare la prima serata alle 21.15, non lo fa mai e poi dà la colpa agli altri. Speriamo di mettere una pietra tombale su questo ipocrita balletto”. Intanto una battaglia è stata vinta: da quest’anno Striscia si potrà vedere anche su Sky, dato che Canale 5 è tornato sulla piattaforma di Murdoch: “Ci aveva colpito il fatto che Mediaset fosse scesa dalla piattaforma Sky. Il fatto che ci risalga, seppur parzialmente in questo primo momento con Canale 5, per noi è una finestra in più che si apre”. Ricci aveva combattuto per questo sin dall’inizio.
Smentito con forza il braccio di ferro coi vertici Mediaset per la partecipazione di Francesco Monte al Grande Fratello Vip. “Ho letto sui giornali che io avrei detto: o io o Monte – ha detto -. Forse qualcuno avrà pensato che volessi entrare nella Casa del Grande Fratello. Ho letto cose divertenti, tipo di una guerra tra me e Maria De Filippi. Su un giornale c’era scritto che Costanzo e Maria De Filippi stavano andando a trattare con i vertici, non si sa quali, per far rientrare Monte. Io non faccio il cast del Grande Fratello Vip, soprattutto perché entrerei in conflitto d’interessi: più bestie entrano e più noi siamo contenti. Più c’è materiale suino all’interno di queste macellerie e più ne godiamo. Certo, quando ho visto la copertina di Sorrisi non ne conoscevo uno. Purtroppo è una fake news la vicenda Monte, invece vi annuncio che il Moige sta facendo una denuncia contro Mediaset perché ritiene questa presenza diseducativa”.
Altro filone trattato in conferenza stampa è stato quello di Flavio Insinna, ormai un must: “Lui all’Eredità? E’ molto retorico, io posso ritenere di cattivo gusto il fatto che lui dica ‘da lassù Frizzi mi guarda’: sono parole in linea con quell’abbindolare gli allocchi, lavorando sulla pancia delle persone. Che Rai 1 lo riprenda e gli dia L’Eredità non è un fatto apprezzato da molti, ma per me la questione è indifferente”. E poi spazio a Claudio Baglioni, altro argomento caro al regista e autore: “La querela che era stata annunciata sui giornali non mi è mai arrivata: io un po’ ci sono rimasto male, anche perché mi ero preparato la controffensiva. Ho degli arsenali pieni. I suoi fan sono agguerriti, mi vogliono morto. Ma ci sono anche delle persone che non stimano Baglioni che per strada mi saltano addosso e mi abbracciano. Io non provo odio nei suoi confronti, mi fa solo schifo musicalmente”. Insomma, anche quest’anno Ricci è più in forma che mai.