La Francia si divide sulla sorte di un conducente di bus che, nella regione di Parigi, ha evitato di un soffio di investire un ragazzino che gli è spuntato davanti, ha fermato il mezzo, è sceso e gli ha mollato un ceffone. A termini di legge rischia il licenziamento, ma in sua difesa si pongono i sindacati, i colleghi – che hanno raccolto online 300mila firme – e anche la presidente della Regione, Valerie Pecresse, che invoca dall’azienda dei trasporti RATP “indulgenza”.
“Non avrebbe dovuto alzare le mani sul ragazzo – ha detto proprio la Pecresse, dirigente del partito di destra dei Republicains – e se ne è pentito, ma ha delle circostanze attenuanti”. Fra l’altro è stato vittima di “provocazioni e insulti” di alcuni presenti all’episodio. Il conducente ha spiegato ai superiori che il ragazzino, all’uscita di scuola, gli si era parato davanti al mezzo “in modo pericoloso”, costringendolo a “inchiodare e mettere a repentaglio l’incolumità dei passeggeri”.
Alcuni testimoni avanzano l’ipotesi che il ragazzino possa essere stato protagonista di una nuova sfida pericolosa fra coetanei, quella di gettarsi davanti a un autobus evitando poi d’un soffio di essere investiti.