“La legge di bilancio? Una cosa è importante: che sia coraggiosa”. E sul caso dell’audio di Rocco Casalino: “Credo che sia stata incauto. Ma nessuno minaccia nessuno. Quello che vogliamo dire noi lo diciamo con il sorriso”. Il vicepremier del Carroccio Matteo Salvini, intervistato dal Corriere della Sera, parla della manovra sul tavolo dell’esecutivo e dei rapporti con Giovanni Tria: “A me piacerebbe essere il ministro dell’Economia che cambia il passo”, ha detto. “Essere il primo, dopo anni di manovre restrittive, a firmare un bilancio espansivo” e “se fossi in Tria, chiederei a Salvini e Di Maio di fare spese intelligenti“.
La situazione in realtà rimane molto tesa: i due alleati di governo chiedono che siano trovate le risorse per realizzare le loro promesse elettorali e dal Mef arrivano messaggi di prudenza. Le parole del portavoce del premier nella registrazione pubblicata da Repubblica sono indicative del clima: “Pronti a una mega vendetta contro i tecnici del ministero se non troveranno i soldi per il reddito di cittadinanza”, ha detto. Il Carroccio ha a suo modo cercato di smorzare i toni. Intanto il premier ha ribadito la sua fiducia in Casalino e oggi ha risposto all’editoriale di Mario Calabresi dicendo: “Ho fiducia in tutti i ministri”. Sull’episodio è intervenuto anche l’ex Cavaliere Silvio Berlusconi da Fiuggi: “In una democrazia il signor Casalino starebbe fuori, con la valigia in mano”.
Dopo che ieri i riflettori sono stati puntati principalmente sui movimenti in casa 5 stelle, oggi Salvini ha dato al Corriere la sua versione dei fatti. Che sulla manovra, che vuole “coraggiosa”, ha detto: “Se lo sarà, e lo sarà, gli zero virgola di deficit in più non conteranno niente”. Una legge di bilancio coraggiosa “significa che se l’Italia vuole crescere, deve investire”. Salvini ha continuato: “In queste ultime settimane ho avuto modo di fare alcune chiacchierate con alcuni di questi famosi investitori esteri di cui si sente parlare. E tutti, sottolineo tutti, mi hanno detto la stessa cosa: fate una manovra coraggiosa, espansiva. Se avrà quel segno, non preoccupatevi di qualche decimale di deficit: non è un problema”. Salvini ha anche affrontato il capitolo tagli. Nella manovra ci saranno? “Ma certo. Luigi Di Maio dice la ‘sanità non si tocca’, ma gli sprechi si devono toccare e i costi standard saranno importanti sotto questo punto di vista”, ha detto il vicepremier.
Il leader del Carroccio ha quindi parlato dell’indagine riguardante il tesoriere della Lega Giulio Centemero che è indagato per finanziamento illecito al partito in concorso con l’imprenditore romano Luca Parnasi: “Io non commento mai questo genere di notizie”, ha detto. “I magistrati fanno il loro. Cerchino quel che devono cercare in Lussemburgo o Svizzera, soldi non ce ne sono. E da quando sono segretario abbiamo non una, ma due società di revisione. Il risultato bello che ho portato a casa da tutte queste inchieste che riguardano me o la Lega è che mi ha chiamato una marea di giudici e anche di procuratori. Per dirmi ‘nell’amministrazione della giustizia non siamo tutti uguali'”.
Salvini ha anche parlato del reddito di cittadinanza, la misura su cui puntano tanto i 5 stelle e che a destra non sempre ha riscosso . “Il reddito di cittadinanza deve diventare un fattore di produttività”, ha detto. “Fino ad oggi i centri per l’impiego sono stati centri per il disimpiego, con tassi di successo pari a quello delle vecchie politiche per i rifugiati. Se il reddito, legato alla cittadinanza italiana, sarà un aiuto concreto alla professionalizzazione, ben venga. Un reddito per il reingresso nel mondo del lavoro fa parte del nostro programma di crescita”.