Presa a pugni, trascinata per i capelli per alcuni metri e violentata. È successo a Firenze, in via di Varlungo, vicino al viadotto Marco Polo, lungo l’Arno, tra Coverciano e l’Albereta. La vittima è una studentessa di 21 anni, di origine asiatica. L’aggressione è avvenuta poco dopo mezzanotte. È stata la giovane, in città per motivi di studio, a dare l’allarme alla polizia che ora indaga con la squadra mobile. Il presunto aggressore è un 25enne di origine romena senza fissa dimora: ha abbandonato un marsupio con i suoi documenti sul luogo della violenza. I poliziotti lo hanno rintracciato poco lontano in uno stabile abbandonato.
Secondo una prima ricostruzione la 21enne stava andando a casa di amici quando è stata sorpresa dall’uomo che in poco tempo le si è scagliato contro, colpendola fino a farla cadere prima di trascinarla in un posto nascosto per abusare di lei. La studentessa ha cercato di porre resistenza all’aggressione, riporta l’Ansa, ma l’aggressore l’ha colpita al volto ripetutamente, ferendola. Da quanto si apprende, sarebbe stato un passante a mettere fine alla violenza: il 25enne, per il timore di essere riconosciuto, è scappato via, lasciando però sul posto i documenti.
La ragazza, arrivata in pronto soccorso in codice rosa, ha riportato ferite guaribili in 15 giorni. La 21enne ha riconosciuto il ragazzo come suo aggressore. Il sindaco Dario Nardella, in una nota, esprime la sua vicinanza alla vittima e la “volontà di aiutarla nei modi e nei tempi che saranno possibili”, e poi ha ringraziato “a polizia di Stato e la procura per la rapidità con cui hanno individuato e fermato il presunto colpevole”. Nel merito della vicenda è entrato anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini, sostenendo che “le bestie che stuprano meritano pene esemplari e, come in altri Paesi europei, la sperimentazione della castrazione chimica“.
Sempre nella stessa zona, non lontano dal viadotto Marco Polo, a giugno era stata aggredita una 36enne giapponese mentre faceva jogging intorno alle 5 del mattino.