Nella sua scrivania aveva trovato venticinquemila euro in contanti. Per questo motivo era finito indagato per concorso in calunnia e si era quindi dimesso da presidente della Regione Val d’Aosta. Ora l’inchiesta a carico di Pierluigi Marquis è stata archiviata. Nell’ipotesi inizialmente formulata dalla procura di Aosta il denaro sarebbe stato messo nell’ufficio dopo l’insediamento dello stesso Marquis e avrebbe potuto essere un “pacchetto preconfezionato” ai danni del suo predecessore, Augusto Rollandin. Il decreto di archiviazione è stato depositato lo scorso 17 settembre.
Con Marquis erano indagati anche il suo ex segretario particolare Donatello Trevisan e l’ex presidente del Consiglio regionale, e compagno di partito di Marquis, Marco Viérin. Le loro due posizioni – secondo quanto appreso – restano al momento in piedi e sono in via di definizione da parte della Procura. “A fronte della pressione mediatica e politica subita questo momento è stato vissuto, da me e dalla mia famiglia, dopo 346 lunghi giorni di sofferenza morale, come una liberazione”, è il commento dell’ex presidente della Regione. “Esprimo altresì soddisfazione perché l’istituzione Presidente/Prefetto esce senza macchia da questa vicenda”, aggiunge Marquis, auspicando “che l’autorità inquirente possa a chiusura dell’indagine determinare la provenienza di quel denaro”.