Prove su strada

Audi A6 Avant, la prova de Il Fatto.it – La wagon che si veste da sportiva – FOTO

La quinta generazione della variante familiare della A6 fa del dinamismo la sua arma migliore, condita da una messe di sistemi di assistenza alla guida e un abitacolo high-tech. Con prezzi a partire da 64.500 euro

“La struttura alare del calabrone, in relazione al suo peso, non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso”, pare disse Albert Einstein. L’agilità non è certo tipica di una station wagon lunga 4,93 metri e larga 1,88: eppure, la nuova Audi A6 Avant sguscia vivace fra le curve e si destreggia piuttosto bene anche nei vicoli stretti di Trieste: merito della nuova piattaforma costruttiva e, soprattutto, delle quattro ruote sterzanti. Queste ultime, alle basse velocità, sterzano controfase rispetto alle anteriori per migliorare la manovrabilità, mentre in velocità si orientano in fase con quelle anteriori, ottimizzando la stabilità.

Giunta alla sua quinta generazione, Audi A6 Avant incarna da un lato il nuovo corso stilistico della marca, mentre dall’altro si unisce al coro di station wagon che vogliono apparire più dinamiche: la linea dei gruppi ottici con fari a LED ne esalta la sportività, insieme ai generosi parafanghi, che enfatizzano invece la presenza stradale. Rispetto alla generazione precedente l’auto si è allungata, col passo che ottiene 12 mm in più a vantaggio dell’abitabilità interna (+21 mm).

Anche per la testa si ha più spazio, ben 14 mm: dietro, i tre sedili – ripartiti nelle proporzioni 40:20:40 e con schienali tutti abbattibili – offrono una buona spaziosità e anche il passeggero centrale trova spazio a sufficienza per le proprie gambe, nonostante la presenza del tunnel centrale di trasmissione.

Davanti, ciò che colpisce subito è l’importante intervento di digitalizzazione cui è stata sottoposta la A6 Avant: c’è un sistema di display touchscreen che gestiscono sia l’infotainment (da 10,1” nella versione MMI plus) che il climatizzatore (8,6”) che il quadro strumenti. Quest’ultimo, coadiuvato dall’head-up display, rende molto chiara la lettura delle informazioni e del navigatore. In alto, poi, il tetto panoramico in vetro ha aumentato la sua superficie del 30% rispetto alla versione precedente.

Numerosi i sistemi di assistenza alla guida, che possono arrivare fino a 39 e sono supportati da 24 sensori: di serie, è già possibile trovare la frenata automatica di emergenza, ma è interessante anche l’efficiency assistant che permette di adattare la velocità della vettura, in modo predittivo, ai limiti di velocità e alle curve (volendo, anche alle svolte se si inserisce la guida a destinazione attiva). Tra gli optional, ancora, la telecamera posteriore che nelle manovre di retromarcia è affiancata da quella a 360° e con visione 3D, per tenere sotto controllo il veicolo lungo tutto il perimetro. Alcune di queste tecnologie sono disponibili singolarmente, altre invece sono comprese solo all’interno dei pacchetti opzionali City e Tour.

Al momento del lancio, la station wagon di Ingolstadt sarà disponibile solo con le motorizzazioni turbodiesel (4 e 6 cilindri), elettrificate con tecnologia mild-hybrid: si parte dalla 40 TDI 2.0 S tronic da 204 Cv e 150 kW, cambio manuale a 7 velocità, passando alla 45 TDI 3.0 quattro tiptronic 231 Cv e 170 kW e arrivando alla 50 TDI 3.0 quattro tiptronic da 286 Cv e 210 kW. Le versioni più potenti, con motore V6, hanno le quattro ruote motrici e il cambio automatico a 8 rapporti. Con i motori V6, la rete di bordo impiegata è a 48 Volt, mentre con i 4 cilindri è a 12 Volt: in decelerazione si riescono a recuperare circa 12 kW, nel V6, che vengono stipati in una batteria agli ioni di litio posta nella parte posteriore del veicolo.

Su strada il V6 TDI da 231 Cv è un portento a tutti i regimi e resta sempre silenzioso. La vettura si disimpegna sui tornanti senza alcun indugio. A favorire ancora di più l’inserimento in curva, lo sterzo integrale dinamico che consente alla coda di seguire meglio i movimenti dell’avantreno e fa apparire l’auto più compatta di quanto non lo sia.

Quattro gli assetti a scelta del conducente: base, quello con le sospensioni sportive, con gli ammortizzatori regolabili oppure con le sospensioni pneumatiche adattive. Il prezzo di partenza per il motore 2 litri con allestimento base è di 56.250 euro, fino a salire a 70.200 euro per il più performante V6 da 286 Cv e allestimento Business Design.

AUDI A6 AVANT – LA SCHEDA

Il modello: station wagon sportiva, dalle pretese “berline”

Dimensioni: lunga 4,93 metri, larga 1,88 metri, alta 1,46 metri; la capacità del bagagliaio è rimasta invariata, può andare dai 565 ai 1.680 litri

Motori: turbodiesel e mild-hybrid, con potenze di 204, 231 e 286 Cv

Consumi omologati nel ciclo NEDC: da 5,9 a 5,7 l/100 km per il 45 TDI

Emissioni di CO2: da 155 a 147 g/km per il 45 TDI

Prezzi: da 64.500 euro (ma la versione col 2 litri diesel da 204 Cv ha un prezzo a partire da 56.250 euro)

Ci piace: agilità, dinamica di guida, intuitiva nella gestione delle funzionalità dei sistemi di bordo

Non ci piace: il touchscreen da 10” non è sempre sensibilissimo al tocco. Il sistema di mantenimento della corsia è “flebile”: le correzioni si avvertono poco