Un degrado strutturale “particolarmente grave e allarmante“. Questo il motivo per cui il gip di Santa Maria Capua Vetere ha messo sotto sequestro il Ponte nuovo sul Volturno, al centro di Capua, in provincia di Caserta. Il ponte, in calcestruzzo armato e costruito negli anni ’50, era già interdetto alle auto dal settembre, a seguito di un’ordinanza del sindaco. La procura ha aperto un fascicolo contro ignoti per il reato di omissione dei lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina (art. 677 del codice penale)
“È evidente un diffuso e consistente grado di ossidazione delle armature presenti sia nelle travi longitudinali che in quelle trasversali costituenti il graticcio”, si legge nella relazione tecnica commissionata ai periti dai pm che hanno chiesto il sequestro. In molti casi, prosegue la perizia, “le armature manifestano un grado di ossidazione talmente elevato da risultare ormai assenti“. La procura ipotizza una responsabilità dell’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Edoardo Centore, che non è stata in grado di aggiudicare l’appalto per i lavori di riparazione del ponte, il cui stato di degrado era noto almeno dal 2008. Il 30 marzo 2018 è scaduto il termine previsto per l’utilizzo dei finanziamenti regionali stanziati allo scopo, che sono stati quindi revocati.