“Le parole di Renzi sui funerali di Stato a Genova? Sono abbastanza penose”. Così a Dimartedì (La7) il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, commenta le dichiarazioni pronunciate dal senatore Pd, Matteo Renzi, a Otto e Mezzo, circa Rocco Casalino e i funerali delle vittime del crollo del ponte Morandi. E aggiunge: “Io dubito che chi ha appena perso i parenti sotto un ponte crollato si faccia pilotare le mani e i comportamenti dal portavoce del governo. Se ai funerali ci fosse stato Renzi, anziché Martina, i fischi sarebbero stati anche di più, perché comunque, volenti o nolenti, il centrosinistra ha avviato quella sciagurata privatizzazione che ha regalato i pedaggi di Autostrade che ci eravamo pagati con le nostre tasse, non una ma tre volte”. Il direttore del Fatto, poi, si esprime su Casalino: “Penso che sia stato un pirla a fidarsi dei giornalisti parlamentari. Lui non è il portavoce di un governo normale. Da almeno 20 anni, quando i portavoce dei governi normali parlano privatamente coi giornalisti, questi ultimi mantengono segreta la fonte. Casalino l’ha fatto per la prima o seconda volta e immediatamente si è visto pubblicare il suo messaggio. Peraltro” – continua – “Casalino non ha rivelato nulla di ignoto, visto che si sapeva benissimo che il M5s ce l’ha con la struttura del Mef, tacciato di mettere i bastoni tra le ruote alla realizzazione dei punti programmatici dei 5 Stelle. Lo ha detto Di Maio duemila volte in interviste pubbliche”. E chiosa: “Sono contento che sia venuto fuori quell’audio, perché spero che i colleghi, che conservano nel loro iPhone altri messaggi e altri audio dei portavoce di precedenti governi e dei precedenti presidenti della Repubblica, tirino fuori tutto e pubblichino tutto. Così magari scopriremo chi ha orchestrato le campagne contro Michele Santoro, Daniele Luttazzi, Enzo Biagi, Nino Di Matteo, Antonio Ingroia, Paolo Savona. Così, insomma, ci divertiremo un sacco”.