“Con pensione e reddito di cittadinanza che introduciamo con questa legge di Bilancio, avremo abolito la povertà“. La promessa è di Luigi Di Maio che, intervistato da Bruno Vespa a Porta a Porta, ha illustrato con queste parole quella che lui chiama la “manovra del popolo”. Una dichiarazione che ha scatenato l’ironia e le derisioni sui social network, tanto che l’hashtag #dimaioabolisce è diventato trending topic su Twitter. Dopo la gaffe a Presa Diretta, quando disse “siamo fatti per il 90% d’acqua” per difendere l’acqua pubblica, o la contestata domanda “cosa state facendo per Matera?” rivolto al presidente della Puglia Michele Emiliano, che ha fatto pensare a molti – per la verità non del tutto a ragione – che Di Maio collocasse la città dei Sassi in Puglia, ora la presa in giro social riguarda in generale le promesse del vicepremier M5s alla vigilia della discussione sulla legge di Bilancio.
“A gennaio alzerà le pensioni, a marzo farà il reddito di cittadinanza, a giugno otterrà la pace nel mondo, a luglio la cura contro il cancro, ad agosto cancellerà la fame nel mondo e a settembre camminerà sulle acque. Il tutto senza usare un congiuntivo”, scrive Fabrizio su Twitter. Monica porta il punto di vista femminile: “Aboliremo il ciclo mestruale nei mesi caldi”. Sono in molti, poi, a notare una certa affinità tra la promessa di Di Maio e quelle, satiriche, di Cetto La Qualunque: “Aboliremo l’Ici! E se è già stata abolita l’aboliremo di nuovo! Non ci saranno più bollette del gas, e, aggiungo, aboliremo anche quelle della luce, e crepi l’avarizia!”, dice il personaggio di Antonio Albanese nel film Qualunquemente.
C’è anche chi la prende più sul serio, e sono soprattutto politici. “Di Maio non fa altro che promettere, promettere, promettere. Ma nei fatti, poco e niente. #dimaioabolisce solo la sua credibilità“, scrive l’eurodeputata Pd Pina Picierno. “Ieri Di Maio si è superato: la manovra non si limiterà a introdurre flat tax e reddito di cittadinanza ma ABOLIRÀ LA POVERTÀ. Dopo 4 mesi continuano a prenderci in giro. È chiaro perché il Pd non può avere nulla a che fare, ora né mai, con questi pagliacci?”, è il pensiero del deputato Pd Luciano Nobili.