Il ministro per i Rapporti con il Parlamento è intervenuto all'apertura dei lavori della settima edizione della manifestazione che per 4 giorni sarà ospitata in Campidoglio. Il 28 interviene Davide Casaleggio, chiude Luigi Di Maio. Mentre la rappresentante di Rousseau Enrica Sabatini sarà al panel insieme a un rappresentante di Facebook
“Crisi della democrazia? Semmai di quella rappresentativa”. E pure: “La partecipazione ha effetti positivi sui conti pubblici”. Il ministro per la democrazia diretta e i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro è intervenuto in apertura del Global forum per la democrazia diretta che per la settima edizione è stato ospitato da Roma. Proprio la partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica e alle dinamiche politiche è uno dei pilastri fondamentali del programma del Movimento 5 stelle. E uno dei temi su cui più si vede il coinvolgimento di Davide Casaleggio, figlio del cofondatore e presidente dell’Associazione Rousseau che gestisce la piattaforma per la partecipazione in rete dei grillini: il suo intervento è previsto per venerdì 28 settembre quando si confronterà sul come “generare più deliberazione e governance nella democrazia diretta”. Da segnalare, tra le decine di panel con ospiti internazionali, anche il dibattito dal titolo “Quali sono le piattaforme tecnologiche più promettenti per rendere le nostre democrazie più democratiche”: ne discuteranno tra gli altri, Enrica Sabatini, membro di Rousseau, e Sean Evins, rappresentante di Facebook. La chiusura dei lavori sarà affidata all’intervento del vicepremier e ministro Luigi Di Maio e allo stesso ministro Riccardo Fraccaro.
“Abbiamo partecipato alle due precedenti edizioni”, ha detto Fraccaro, “e ci siamo detti che si doveva portare questa tematica al centro del dibattito italiano. Per una semplice ragione. Si parla di crisi di democrazia, io non vedo nessuna crisi della democrazia, semmai della democrazia rappresentativa. I cittadini vogliono più democrazia perché sono sempre più informati e conoscendo la realtà vogliono incidere sulla realtà. Oggi invece sentono di subire decisioni prese altrove. Io vedo semplicemente l’esigenza sempre maggiore in tutto mondo di avere più democrazia”. Quindi ha concluso: “L’Italia è una democrazia rappresentativa e ha il più alto rapporto debito/Pil del mondo”, laddove invece “gli strumenti di democrazia diretta sono più avanzati il debito è minore”: la democrazia diretta “porta effetti positivi nei conti pubblici”.
Poi è stato il turno del collega deputato Sergio Battelli: “Il termine globalizzazione”, ha detto, “è stato vissuto spesso in maniera negativa perché nessuno ha mai saputo spiegarne portata e potenzialità. Per noi, invece, non è una parola vuota ma preziosa: significa condivisione, partecipazione attiva, spazi aperti, confronto. Come ha ribadito il ministro è nostra priorità ‘aprire’ sempre di più i palazzi del potere, consegnando le chiavi ai cittadini per una politica costruita davvero sui loro interessi e sulle loro reali necessità. Questa è la direzione intrapresa dal governo e dal Parlamento ed iniziative di prestigio come queste rendono onore all’Italia”. La sindaca Virginia Raggi ha invece concluso: “L’articolo 1 della costituzione dice che la sovranità appartiene al popolo. La democrazia si può esercitare anche direttamente e noi dobbiamo studiarne le possibilità. Questo porterà ad un arricchimento della democrazia rappresentativa. C’è chi dice che la democrazia diretta è un modo per deresponsabilizzare gli amministratori, non è così semmai è un modo attraverso il quale noi invitiamo i cittadini ad essere attivi e consapevoli”.
L’evento ha una durata di 4 giorni e si terrà fino a sabato 29 settembre presso Palazzo Senatorio, sede del Comune. Attese oltre 400 personalità politiche e istituzionali provenienti da 30 paesi e 6 continenti per discutere di cittadinanza attiva e democrazia diretta attraverso dibattiti e workshop. Il Forum, sottolinea il Comune, si terrà “anche come riconoscimento delle nuove dinamiche politiche e sociali fondate sulla partecipazione che qui si stanno affermando”. Obiettivo dell’iniziativa, hanno dichiarato: promuovere una piattaforma condivisa di studi, saperi e strategie sulla possibilità di rendere “le nostre democrazie più democratiche attraverso la condivisione di esperienze e best practices da tutto il mondo”.