Sta per arrivare una nuova era per gli smartphone grazie alle batterie in grafene. Questo materiale ha caratteristiche fisiche tali da garantire un'autonomia finora mai vista: una settimana intera lontani dalla presa elettrica.
Qual è oggi il tallone d’Achille degli smartphone? La durata della batteria, che ci costringe a portarci appresso caricatori supplementari (powerbank) o a mettere il dispositivo sotto carica alla prima presa utile. Ebbene, un giorno tutto questo non sarà più necessario, grazie al grafene. Il primo smartphone che integrerà una batteria al grafene sarà presentato a ottobre. Si chiama Honor Magic 2 ed è destinato ad una fascia di nicchia del mercato.
Quali sarebbero i vantaggi d una batteria in grafene? Innanzitutto, la durata nel tempo, visto che si riuscirebbe a mantenere il 70% della capacità originaria dopo 2.000 cicli di ricarica. In secondo luogo la dissipazione del calore, garantita dalle proprietà fisiche che rendono il materiale particolarmente adatto a questo scopo. Due aspetti che possono rivelarsi cruciali nel settore dei dispositivi mobili, ma non è tutto.
Numerose ricerche hanno dimostrato che le batterie al grafene potrebbero garantire una durata della carica nettamente superiore rispetto a quelle agli ioni di litio, attualmente le più diffuse nei prodotti di elettronica. In tal senso, gli scienziati della University of Central Florida hanno realizzato un prototipo di batteria con questo materiale, capace di garantire un’autonomia allo smartphone 20 volte superiore rispetto agli standard attuali. Praticamente una settimana intera lontani dalla presa elettrica, il tutto con tempi di ricarica brevissimi (addirittura di pochi secondi).
Attorno a questo particolare materiale da tempo si sono sviluppate startup e progetti di vario tipo con l’obiettivo di sfruttarne a pieno le peculiarità. È costituito da uno strato monoatomico di atomi di carbonio (avente cioè uno spessore equivalente alle dimensioni di un solo atomo) e presenta la resistenza meccanica (massimo sforzo in grado di essere sopportato prima della rottura) del diamante e la flessibilità della plastica.
Nel caso di Honor Magic 2 i dettagli sono ancora pochi per poter tirare le somme. L’esistenza di questo smartphone è stata confermata in occasione dell’IFA di Berlino 2018, come abbiamo già raccontato su Tom’s Hardware. Non è chiaro in che modo sarà implementata la batteria al grafene (la cui presenza è stata confermata dal vice Presidente dell’azienda) e quali vantaggi concreti garantirà. Si tratta però di un primo importante passo verso un nuovo concetto di autonomia applicato ai dispositivi mobili.
Honor Magic 2 sarà comunque uno smartphone interessante anche prescindendo dalla batteria. La parte frontale sarà infatti interamente occupata dallo schermo che, grazie alla curvatura sui bordi, creerà un’unica superficie con la parte posteriore. E poi ci sarà il Kirin 980, il nuovo processore di casa Huawei (Honor è un brand che fa capo all’azienda cinese), in grado di giocarsela alla pari, almeno sulla carta, con l’A12 Bionic di Apple implementato nei nuovi iPhone XS, XS Max e XR. Insomma, i prossimi mesi si preannunciano densi di novità per il settore smartphone.