Un malore fulminante, nella notte tra martedì e mercoledì, lo ha colpito mentre era in compagnia di una ragazza in via Pradella dove il playboy possedeva un terreno agricolo: è stata proprio lei ad allertare i soccorsi. Ma all'arrivo dei medici del 118 non c'è stato niente da fare: arresto cardiocircolatorio
È morto Maurizio Zanfanti, detto Zanza, il “re dei vitelloni” romagnoli. Un malore fulminante, nella notte tra martedì e mercoledì, lo ha colpito mentre era in via Pradella dove il playboy possedeva un terreno agricolo. Era appartato con una ragazza di 23 anni dell’est per un rapporto sessuale quando si è sentito male: è stata proprio lei ad allertare i soccorsi. Ma all’arrivo dei medici del 118 non c’è stato niente da fare: arresto cardiocircolatorio. Il magistrato di turno, riporta Il Corriere di Romagna, ha comunque disposto un’ispezione sul corpo, trasportato all’obitorio cittadino. Noto per le sue conquiste amorose, Zanza aveva 63 anni.
È morto Maurizio Zanfanti, detto #Zanza, il re dei vitelloni romagnoli celebrato anche dalla Bild. Aveva 63 anni. Secondo le prime indiscrezioni, si era appartato in auto con una 23enne dell’est per un rapporto sessuale quando, improvvisamente, si è sentito male.
Fine di un mito. pic.twitter.com/12tLjDhXJn— Ivan Zazzaroni (@zazzatweet) 26 settembre 2018
La sua fama di latin lover è iniziata negli anni ’70, quando faceva il ‘buttadentro’ del famoso locale Blow Up. Un mix tra look particolare (pantaloni di pelle, stivaletti e gilet borchiati) e gentilezza che, come riporta RiminiToday, era la combinazione ideale per sedurre le migliaia di turiste che frequentavano la riviera: donne svedesi, francesi, inglesi, tedesche non hanno resistito al suo fascino. La sua fama è cresciuta talmente tanto che anche il giornale tedesco Bild gli aveva dedicato un articolo. Zanza ormai considerava chiusa la sua carriera di amatore da diversi anni: “Quante donne ho sedotto? Considerato che ho lavorato 35 anni, potrebbero essere 6mila. Ma ormai quello che dovevo fare l’ho fatto”, così il suo congedo da ‘conquistatore’, riportato da Il Corriere di Romagna.