Alla conduttrice, per adesso, il titolo non ha portato bene: "Vieni da me", il pubblico al momento ha rifiutato l'invito
La premessa è d’obbligo. Non bastano due settimane di programmazione per sancire l’insuccesso di un programma televisivo, ancor di più se si tratta di un nuovo formato in onda in una fascia non semplice. Le indicazioni però sono più che allarmanti per Vieni da me, la trasmissione di Rai1 condotta da Caterina Balivo su cui Viale Mazzini ha puntato con forza. “Pur essendo molto giovane, Caterina può vantare un robusto retroterra di sperimentazioni, anche di prima serata su Rai1, e sa muoversi su grammatiche e generi diversi. Per non dire che la sua figura emana positività“, aveva detto il direttore Teodoli qualche mese fa in un’intervista a Prima Comunicazione. “Campionessa”, l’aveva definita alla presentazione dei palinsesti Rai per difenderla dalle polemiche, ma non di ascolti. L’auditel si sta rivelando impietoso con una media inferiore al 10% di share, con picchi negativi dell’8,8%.
Con Rai1 doppiata da Canale 5 con la soap Una Vita, quasi triplicata da Uomini e Donne e con Detto Fatto, ora affidato alla rivelazione Bianca Guaccero, e Lo Sportello di Forum a soli due punti di distanza. Se non stupisce la promozione della conduttrice su Rai1, l’idea di ispirarsi all’Ellen DeGeneres Show (pagano i diritti?) aveva fatto tremare gli addetti ai lavori fin dall’annuncio. Nessuno si è mostrato all’altezza in Italia per rifare il Davide Letterman Show, così come la sfida impossibile di tenere il passo della conduttrice comica americana. Esperimento che avrebbero retto in pochi ma non certo una conduttrice ancora inesperta come la Balivo che pure funzionava a Festa Italiana e Detto Fatto.
Palette, giochini telefonici, interviste con gag forzate: tutto lontano dal pubblico di riferimento sintonizzato sulla prima rete a quell’ora. La trasmissione non sembra avere una spina dorsale, non si capisce che direzione voglia prendere. L’errore, diciamolo, è stato quello di pensare prima al passaggio di rete della conduttrice di Aversa e poi al programma messo in piedi solo dopo. Fa i conti con un format stretto con momenti scollegati tra loro, che consente modifiche ma non le rivoluzioni necessarie. Naviga a vista la struttura diretta da Raffaella Sallustio per risalire la china, il punto è che i tentativi sono più che discutibili. Carmen Di Pietro declama poesie, Cecilia Rodriguez rivela di avere il ciclo mestruale, Alex Belli e Marco Ferri fanno uno spogliarello. Non solo, Giucas Casella risponde alla mamma del figlio James che aveva parlato da Barbara D’Urso. E poi tra le interviste di coppia spazio a Katia e Ascanio del Grande Fratello oppure il quesito “Chi è più generoso a letto?” posto a Paolo Conticini. Vieni da me era partito con Claudia Gerini e in due settimane si è arrivati agli scarti dei reality Mediaset, lontani dunque dal target della prima rete del servizio pubblico.
L’azienda ha sostenuto il progetto con forza concedendo un budget importante, una promozione martellante fino alla scomparsa di un blocco pubblicitario dopo il Tg1 nella prima settimana. Dagospia qualche mese fa aveva svelato che l’intero pomeriggio della prima rete, da Vieni da me a La Vita in Diretta passando per Il Paradiso delle signore, avrebbe un costo di circa 30 milioni di euro, in parte sostenuto dalle società di produzione esterne. Un cifra importante che non solo non ha portato all’incremento degli ascolti tanto atteso ma perfino un calo rispetto alla stagione precedente. La soap arranca tra il 9 e il 10% di share mentre La Vita in Diretta perde la sfida quotidiana con Pomeriggio 5.
Viene da me è sotto nel paragone con Zero e Lode anche se un confronto secco è insensato. Il programma di Greco era partito male e dopo mesi si era portato a un buon 13% di share ma se Teodoli, in maniera legittima, ha ritenuto quel risultato non soddisfacente è immaginabile che si aspettasse dalla Balivo una ripartenza su quegli ascolti per incrementare ancora di più la media dalle 14 alle 15.30. E la sfida adesso è ancora più dura perché se anche Vieni da me crescesse di qualche punto si potrebbe giudicare un risultato soddisfacente? Per le logiche aziendali no, ricordando i risultati del quiz con meno budget e durando inferiore. A Caterina Balivo il titolo non ha portato bene: “Vieni da me”, il pubblico al momento ha rifiutato l’invito