“Reddito di cittadinanza? Per noi della Lega non è una priorità, però è scritto nel contratto di governo e, alla fine, se si fa un patto, questo va rispettato”. Sono le parole di Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato, nel corso de L’Aria che Tira (La7). E aggiunge: “Non è che il reddito di cittadinanza non ci piace, ma, se viene vista come misura esclusivamente assistenzialista, allora ho ragione di dire che non va bene. Ma se la vediamo come una misura di sostegno ai poveri, che in Italia sono 5 milioni, allora è diverso. Vogliamo cominciare a dare un aiuto a queste persone, magari non tutte subito? Poi bisogna anche osare”. L’ex ministro della Istruzione, Valeria Fedeli, replica: “Avete detto che volete ridurre la povertà. Noi abbiamo iniziato, anche se non completato, con il reddito di inclusione. Cominciamo a dire che quello che dice Di Maio, e cioè abolire la povertà, non esiste. Andiamo avanti, allora, col reddito di inclusione. La proposta del Pd è quella di raddoppiare i finanziamenti a questo reddito. Questo strumento è importante” – continua – “perché si toglie gente dalla povertà, dando il finanziamento e portando i ragazzi a scuola. La povertà si supera anche con la scuola e la conoscenza. Poi si indirizza i ragazzi verso attività lavorative”. Quando viene toccato il tema della crescita, Romeo insorge: “Per voi del Pd gli italiani erano solo quelli che dovevano tirare la cinghia e tutti gli altri potevano crescere. Cosa ha portato la vostra politica negli anni? Avete guardato solo il bilancino e prestato attenzione ai numerini. E così il nostro Paese è diventato il fanalino di coda dell’Europa. Se vogliamo far crescere l’Italia, bisogna cambiare. In politica bisogna anche un po’ osare e non essere sudditi di quello che ci dicono sempre i mercati”
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