Amazon, tramite il fondo Alexa, finanzia il costruttore di edifici prefabbricati Plant Prefab che usa processi e materiali di costruzione sostenibili e ha esperienza nella costruzione di case "smart". L'obiettivo è di diffondere quanto più possibile le soluzioni di domotica targate Amazon.
State progettando di comprare una casa prefabbricata? Sappiate che in futuro potrete scegliere anche un modello super tecnologico con soluzioni avanzate di domotica già integrate. E forse dovrete ringraziare Amazon, il colosso statunitense in prima linea nella produzione di accessori per la domotica, che ha annunciato il suo primo investimento in una start-up che costruisce edifici prefabbricati.
L’idea non fa una piega: Amazon produce moltissimi dispositivi per dotare le abitazioni di sistemi di controllo automatici. Basti pensare che l’assistente vocale di Amazon, Alexa, è supportato da oltre 20mila tipi di dispositivi diversi fra cui lampadine, prese di corrente, altoparlanti domestici e molto altro. Chi ha uno di questi oggetti in casa sa che basta un semplice comando vocale per accendere e spegnere la luce, per esempio.
La prospettiva è interessante, e va da sé che l’obiettivo di Amazon sia di diffondere il più possibile questi oggetti, e di fare che un numero sempre maggiore di utenti decida di appoggiarsi alla sua assistente vocale. La novità è il come: mettendo in vendita case già equipaggiate di tutto punto con una dotazione domotica avanzata, ovviamente firmata Amazon.
È così che il fondo Alexa ha investito in Plant Prefab, un’azienda con sede nel sud della California che realizza prefabbricati. Per la cronaca, Alexa Fund ha il preciso obiettivo di finanziare aziende innovative in grado di incrementare il mercato dei servizi di assistenza vocale prodotti dal gruppo Amazon.
Perché la scelta è caduta su Plant Prefab piuttosto che su un concorrente? Perché assicura di realizzare i suoi edifici (case mono e multi familiari) usando processi e materiali di costruzione sostenibili, e perché nasce come una costola di Living Homes, una grande azienda statunitense costruttrice di decine di case “smart”. Insomma, da una parte soddisfa i requisiti ecologici a cui il numero uno di Amazon (Jeff Bezos) tiene tanto, dall’altra parla la stessa lingua in termini tecnologici.
Difficile che Plant Prefab arrivi un giorno a costruire case in Italia, ma questo accordo è interessante a livello globale perché dà la misura di quanto sia diventato importante il business della domotica, che da qui al 2022 potrebbe generare un volume d’affari da oltre 50 miliardi di dollari secondo alcune stime. Questo significa che un edificio dotato di domotica avrà in prospettiva un valore di mercato maggiore, e di conseguenza chi acquista o costruisce dovrebbe tenerne conto. Vuol dire anche che i prezzi degli accessori di domotica sono destinati a scendere, quindi equipaggiare la vostra “vecchia” casa con qualche soluzione “smart” potrebbe costarvi davvero poco.