Prima gli altoatesini”, verrebbe da pensare, parafrasando lo slogan del governatore veneto Luca Zaia (“Prima i veneti”) o del segretario leghista Matteo Salvini (“Prima gli italiani”). È questa la sostanza della nuova legge per il territorio e paesaggio che ha portato la giunta provinciale di Bolzano ad adottare un regolamento con lo scopo dichiarato di limitare la presenza di seconde case nei comuni ad alta vocazione turistica. Legittimo o illegittimo? Costituzionale o incostituzionale? Il governo ha esaminato la nuova legge, ma non l’ha impugnata, dando quindi un tacito via libera.

Il governatore Arno Kompatscher, spiegando il provvedimento, ha detto: “In queste località per i giovani del posto è diventato molto difficile trovare una casa. Il provvedimento riguarda 25 Comuni che si trovano in Alta Badia, in Val Pusteria, in Val Gardena e nel Meranese. Per legge il 100% delle nuove costruzioni di appartamenti sarà riservato ai residenti in quei comuni o frazioni dove le seconde case superano il 10 per cento del totale”.

La giunta ha approvato due delibere che prendono le mosse dalla legge approvata a giugno dal consiglio provinciale e pubblicata a luglio sul Bollettino ufficiale della Regione Trentino-Alto Adige, che entrerà in vigore il 1 gennaio 2020. La giunta si è occupata dell’adeguamento del regolamento già in vigore, visto che è stata obbligata a individuare i comuni e le frazioni dove oltre il 10 per cento delle abitazioni vengono utilizzate quali seconde case. Sono così stati individuati i criteri da seguire e indicati 25 Comuni e 26 frazioni che rientrano nel provvedimento. Il Consiglio dei Comuni aveva effettuato un rilevamento del valore delle abitazioni nei comuni e nelle frazioni in tutto l’Alto Adige, trovando la conferma di una relazione fra la presenza di seconde case e la consistenza dei prezzi d’acquisto delle abitazioni. Il che creerebbe dei problemi ai giovani in cerca di una prima casa. Una densità di seconde case oltre il limite stabilito è stata individuata in alta Val Pusteria, in val Badia, in val Gardena e a Nova Levante.

Sia nei comuni che nelle frazioni indicati dalla giunta provinciale, con l’entrata in vigore della delibera, tutte le abitazioni nuove o trasformate dovranno essere convenzionate, ossia riservate ai residenti. Esiste una deroga per le abitazioni per cui sia già stata rilasciata una concessione edilizia o per cui sia già stato presentato un progetto completo al Comune entro il 13 luglio 2018. Ma cosa si intende per “residenti”? Si tratta di persone che abitino da almeno 5 anni in provincia di Bolzano o che abbiano un rapporto di lavoro in Alto Adige. Il regolamento è valido fino al 31 dicembre 2019. Un’ulteriore verifica di comuni e frazioni avverrà dopo l’entrata in vigore della legge territorio e paesaggio, ovvero dal 1° gennaio 2020.

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