Il Pontefice chiede agli uomini di fede di prendere coscienza del male, anche di quello compiuto dagli uomini stessi, come gli abusi sui minori che, continua Bergoglio, vanno combattuti "senza esitazione". E in una nota inviata all’Aie riconosce quanto "l'opera del maligno rende drammatica e più faticosa l’esistenza"
Un rosario al giorno per pregare contro gli attacchi di Satana: così Papa Francesco invoca l’aiuto dei fedeli per combattere contro le separazioni della Chiesa, opera del Maligno. Un’invocazione, quella del Pontefice, volta anche ad aiutare gli uomini di fede a prendere coscienza del male, anche di quello compiuto dagli uomini stessi, come gli abusi sui minori che, continua Bergoglio, vanno combattuti “senza esitazione”. E in una nota inviata all’Aie, l’Associazione Internazionale Esorcisti, in occasione del loro convegno a Roma, il Papa riconosce quanto “l’opera del maligno rende drammatica e più faticosa l’esistenza quotidiana”.
I fedeli “di tutto il mondo” sono dunque invitati “a pregare il Santo Rosario ogni giorno, durante l’intero mese mariano di ottobre“, per chiedere ” alla Santa Madre di Dio e a San Michele Arcangelo di proteggere la Chiesa dal diavolo, che sempre mira a dividerci da Dio e tra di noi”. La preghiera quindi come arma più potente dei fedeli, da usare per correre in aiuto della Chiesa, “per renderla allo stesso tempo sempre più consapevole delle colpe, degli errori, degli abusi commessi nel presente e nel passato e impegnata a combattere senza nessuna esitazione perché il male non prevalga”. Anche nel suo messaggio all’Aie, il Pontefice chiede di “pregare per lui e per il suo servizio alla Chiesa”, perché è il modo migliore per reagire alle “ferite causate dall’opera del maligno”, il quale è “presente in diverse forme“.
E in effetti sono diversi gli “attacchi” che la Chiesa ha dovuto affrontare e sta ancora affrontando, a partire da quelli dell’ex Nunzio Carlo Maria Viganò che pochi mesi fa ha chiesto le dimissioni di Bergoglio nel mezzo dello scandalo sui casi di pedofilia che ha travolto la Chiesa negli Usa. Il diplomatico ha rivelato di aver comunicato personalmente a Francesco, appena 3 mesi dopo la sua elezione al pontificato (nel giungo 2013) degli abusi sessuali su minori commessi dall’arcivescovo emerito di Washington Theodore McCarrick, al quale recentemente il Papa ha tolto la porpora. Accuse alle quali il Pontefice ha scelto di non rispondere: “La verità è silenziosa” aveva dichiarato. Scelta però che ha portato Viganò a sostenere che, in questo caso, “Il silenzio è assenso”.