Monsignor Simone Giusti tenta la strategia social per avvicinare la comunità alla chiesa: "Vogliamo mettere in piedi la prima parrocchia via web d’Italia”. Sul profilo, gestito da due seminaristi, è possibile ancherichiedere sostegno per se stessi o parenti malati e assistere in diretta alle messe
Gruppi di preghiera nelle chat, confessioni prenotabili via web e dirette Facebook delle celebrazioni liturgiche. No, non è la strategia social di un partito
Un mese fa quindi, alla pagina Facebook del settimanale della Diocesi La Settimana Online, si è affiancata anche quella dedicata al rapporto diretto con i livornesi (fedeli e non) che si chiama semplicemente “Diocesi Livorno”. Il profilo Facebook è gestito da due giovani seminaristi – Gerardo Lavorgna e Vincenzo Cioppa – che conoscono molto bene come funziona la comunicazione via social network: “Siamo tutto il giorno in Curia, la mattina con un computer e il pomeriggio collegati con un tablet – racconta al fattoquotidiano.it Cioppa – le persone ci contattano tramite mail o messaggi privati e noi rispondiamo entro pochi minuti. Giovedì sera una signora di Pisa che aveva bisogno ci ha lasciato il numero di telefono, noi l’abbiamo chiamata e l’abbiamo messa subito in contatto con la Caritas di Pisa oppure in molti ci chiedono di potersi confessare: a quel punto li mandiamo direttamente nelle diverse parrocchie della città”.
Da quando è nata, circa un mese fa, la pagina Facebook pubblica ogni mattina il passo del Vangelo del giorno e poi le funzioni sono tante: oltre alla prenotazione delle confessioni, gli utenti possono entrare in gruppi di preghiera, seguire in diretta le celebrazioni del vescovo, conoscere meglio la Terra Santa e partecipare ad una discussione con i membri delle altre comunità parrocchiali. Giovedì, per esempio, è partita anche la serie del Monastero Invisibile in cui le monache di clausura di Antignano (quartiere a sud di Livorno) si sono dette disponibili ad accogliere le “richieste di preghiera” degli utenti. E così è stato: il post è stato commentato da decine di cittadini che hanno chiesto loro di pregare per parenti e amici o per guarire da una malattia. “La parrocchia virtuale si pone proprio questo obiettivo – continua il vescovo Giusti – avvicinare i cittadini alla chiesa e costruire una comunità”.
E i livornesi sembrano apprezzare la nuova strategia social: la pagina Facebook è passata da 600 a 2500 follower e ogni giorno arrivano centinaia di richieste di aiuto anche da fuori città. Così la Diocesi sta pensando di ampliare ancora i propri servizi con un profilo Skype attivo 24 ore su 24 gestito direttamente dai sacerdoti della città che si daranno il cambio tra turni diurni e notturni per essere sempre a disposizione dei cittadini. “Siamo rimasti sorpresi anche noi di tutto questo successo – conclude Cioppa – Quando ho letto le richieste di preghiera mi sono commosso: stiamo facendo un vero e proprio pronto soccorso spirituale”.