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Maniapp, la nuova app che ti aiuta a trovare l'”ansia gemella” la lancia Netflix

In occasione dell’uscita di “Maniac”, la nuova attesissima serie di Cary Fukunaga con Emma Stone e Jonah Hill, Netflix ha lanciato infatti questo portale online che raggruppa e mette in contatto tra loro le persone in base alle ansie comuni. Ecco come funziona

di Ilaria Mauri

Quando camminate sui marciapiedi le grate vi mettono ansia? E i ragni? O dover imbustare la spesa velocemente sotto lo sguardo minaccioso di quelli in coda dietro di voi mentre la cassiera vi aspetta per pagare? Ecco, queste sono solo alcune delle ansie più comuni che in molti si trovano ad affrontare quotidianamente. Ma tranquilli, siete in buona compagnia. Anzi ottima, perché grazie a Maniapp adesso potrete trovare la vostra “ansia gemella”.

In occasione dell’uscita di “Maniac”, la nuova attesissima serie di Cary Fukunaga con Emma Stone e Jonah Hill, Netflix ha lanciato infatti questo portale online che raggruppa e mette in contatto tra loro le persone in base alle ansie comuni. Come funziona? È semplicissimo: basta andare sul sito ManiApp e, una volta fatto il login con Facebook, si inizia la (difficile) scelta delle 10 ansie che ci caratterizzano. Si può scegliere tra diverse categorie: quella della “Minacciosa natura” (ad esempio, avete paura dei piccioni? E dei topi?), “Stressante lavoro”, “Scuola Paranoica”, “Disagi sociali” (vi danno fastidio i quadri storti? E i bambini che piangono?), “I grandi classici” (pensate alle bambole o alla paura di inciampare in un gradino), “Orrende situazioni” (tipo quando avete qualcosa incastrato tra i denti ma lo scoprite solo a fine giornata o dover usare un bagno pubblico) , “Cose evitabili” (tipo perdere le lenti a contatto o sudare troppo), “Ossessioni digitali” (vi dice niente Whatsappdown?), “Vacansie”, “Luoghi maledetti”, “Ignobili trend” (uno su tutti il calzino con le ciabatte), “Amori difficili” e “Orribile cibo” (categoria perfetta per gli “all you can eat”).

Si va dalle fobie più classiche come quella per i serpenti, gli scarafaggi o per il volo o i clown, al rumore del gessetto sulla lavagna, il trend della trap e rimanere bloccati in ascensore. Oppure ancora, l’ansia che deriva dai profili social di coppia. Senza dimenticare il fatidico “dobbiamo parlare”, in grado di mettere angoscia anche a un monaco buddista; il fastidio che si prova quando qualcuno ci tocca i capelli o ci parla troppo vicino; per non parlare poi dell’ansia che crea il doversi affrontare un colloquio o presentarsi a persone nuove. O perdere il portafoglio.

Insomma c’è davvero di tutto, tanto che anche il dover scegliere solo 10 ansie mette ansia. Una volta fatta la vostra scelta, ManiApp dà il suo verdetto e vi “classifica” in base alle vostre ansie. Una “diagnosi” personalissima e molto ironica, perfetta da condividere sui social, che va da “evitosi”, chi vuole evitare le cose; a “iposbattite notificosa”, “stagistite disagiotica” e “poliansiabilità deforestica”. Presa coscienza della propria situazione si possono iniziare i “match” con gli altri utenti per trovare così la propria “ansia gemella”, che si può nascondere o tra i nostri amici di Facebook o tra le persone suggerite dal sito. E quando vi imbattete in qualcuno che condivide con voi molte delle ansie allora potrete inviargli anche una gif di “sostegno”. L’obiettivo è sentirsi un po’ più normali… nonostante tutte le nostre ansie. Non c’è che dire, Netflix non sbaglia un colpo e si conferma sempre un passo avanti nell’intercettare le tendenze dei suoi utenti. A pochi giorni dal lancio infatti, la piattaforma sta già avendo grande successo, con migliaia di accessi e altrettanti screenshot dei profili condivisi dagli utenti entusiasti sui social con l’hashtag #maniapp.

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