Da quando Abdel-Fattah al-Sisi è salito al potere nel 2013, in Egitto arresti, torture e sparizioni forzate hanno raggiunto livelli senza precedenti. Partendo dall’assassinio di Giulio Regeni, giovane ricercatore dell’Università di Cambridge al Cairo, il docu-film “Our Man In Cairo – Il Nostro Uomo Al Cairo”, in onda domenica 30 settembre alle 21.15 su Sky Atlantic e disponibile suSky On Demandper il ciclo “Il racconto del reale”, approfondisce la situazione politica dell’Egitto, tra limitazioni della libertà di stampa e violazioni dei diritti umani, esaminando anche i rapporti bilaterali tra l’Egitto e l’Occidente.
Il doc è realizzato in co-produzione con ZDF in collaborazione con ARTE e SKY e in associazione con Al Jazeera Network, ICI Tele+ICI RDI, NRK, RTBF, RTS, SRF, SVT, VRT, con il contributo di MEDIA Programme of the European Union. Il film mostra come l’Egitto di oggi sia uno Stato molto più duro in cui vivere, rispetto al periodo che ha preceduto la rivoluzione del 2011. Dopo l’espulsione di Mubarak, nel 2012 si sono tenute nel Paese elezioni libere, che si sono concluse con la vittoria dei Fratelli Musulmani. Solamente un anno dopo, il presidente eletto Mohammed Morsi venne deposto da un colpo di stato militare e tutt’ora sta scontando l’ergastolo in carcere. Da allora il generale Al-Sisi, è alla guida del Paese.
Al- Sisi governa seguendo il principio secondo cui le nuove insurrezioni possono essere evitate solo con l’uso del potere e della repressione. I numeri sono preoccupanti: secondo varie organizzazioni per i diritti umani, almeno 60mila persone sono state arrestate per accuse politiche e oltre 15milacivili hanno subito processi militari, tra cui 150 bambini. Inoltre, almeno 323 persone sono morte in custodia nelle prigioni egiziane dal 2013. Il film esplora inoltre come gli interessi strategici ed economici stiano spingendo l’Ue e gli Usa a chiudere gli occhi sugli abusi dei diritti umani e considerare Al Sisi un partner indispensabile. Nel doc sono presenti testimonianze reali di attivisti per i diritti umani, che sono stati detenuti nelle prigioni egiziane, hanno subito violazioni dei diritti umani e torture durante la loro detenzione e sono stati in seguito costretti all’esilio. Giornalisti occidentali ed egiziani racconteranno quanto sia diventato pericoloso documentare le violazioni dei diritti umani in Egitto, dove almeno 500 news online sono state censurate dal 2013 e dove 33 persone, tra blogger e giornalisti, sono attualmente detenute in prigione