La manifestazione è riuscita. La dirigenza del Partito Democratico ritrova una connessione con la base a Piazza del Popolo con la parola “u-ni-tà” più volte scandita dal pubblico come slogan verso i vertici alla vigilia del congresso che porterà all’elezione della prossima segreteria. Ma come accade sempre per le manifestazioni di piazza è cominciato il tira e molla sulle presenze effettive. Secondo i calcoli dell’organizzazione del Pd duecento pullman, sei treni, alcuni autobus speciali più i militanti giunti con mezzi propri hanno portato circa 70mila persone sotto e intorno al palco dal quale ha parlato il segretario Maurizio Martina.
Il catino di piazza del Popolo – si sottolinea nell’organizzazione – era pieno e i sostenitori del partito si sono assiepati anche dal lato di via del Corso e, come scrive l’Ansa, lungo le salite che portano al Pincio e nello slargo davanti a Porta del Popolo. La piazza misura all’incirca tra i 14 e i 16mila metri quadri (senza contare lo spazio occupato da palco, retropalco, 5-6 gazebo, area transennata attorno all’obelisco Flaminio e aree di decompressione).
Al massimo della sua capienza, insomma, senza palchi né altro in piazza possono entrare tra le 56mila e le 62mila persone se si contano al massimo 4 persone per ogni metro quadro se presuppongono una densità molto alta in ogni angolo della piazza.
La piazza peraltro si è riempita completamente solo nell’ultima ora di manifestazione e in particolare quando dal palco ha parlato il segretario. Il pieno è avvenuto in modo progressivo come testimoniano, dall’alto, i filmati girati intorno alle due e poi le due immagini dall’agenzia fotografica Imagoeconomica pubblicate in questa pagina e che sono state scattate alle ore 15.17, cioè a manifestazione già iniziata da un’oretta e una quarantina di minuti prima del discorso di Martina. Cinque minuti prima gli organizzatori del Pd avevano dichiarato alle agenzie di stampa che stimavano la presenza di circa 50mila persone.
La foto sopra e quella in evidenza sono entrambe dell’agenzia fotografia Imagoeconomica