“Io e Kim Jong-un ci siamo innamorati. No, davvero. Mi ha scritto belle lettere. E poi ci siamo innamorati”. Parla così Donald Trump durante un intervento ai suoi sostenitori in West Virginia, dove spiega come i rapporti tra Usa e Corea del Nord procedano verso la strada del disgelo. Trump ha spiegato che il fatto che Pyongyang abbia interrotto i suoi test nucleari, così come i lanci missilistici, è un segnale che il suo riavvicinamento con Kim sta funzionando. Anticipando le critiche suscitate dalle sue parole di affetto per il dittatore nordcoreano, il presidente ha aggiunto sarcasticamente: “Donald Trump ha detto che si sono innamorati, quanto è orribile, quanto è orribile? È così poco presidenziale”.
In realtà, lo storico summit che si è svolto a giugno a Singapore tra il presidente americano e il leader nordcoreano Kim Jong-un ha sì portato a un miglioramento delle relazioni e allo stop ai lanci di razzi da parte di Pyongyang, ma ci sono stati pochi progressi concreti sulla denuclearizzazione. Nei giorni scorsi il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha avuto a margine dell’assemblea annuale dell’Onu un incontro “molto positivo” con la controparte nordcoreana Ri Yong-ho per discutere il secondo summit tra Trump e Kim e i prossimi passi verso la denuclearizzazione. Pompeo, però, ha aggiunto che “resta ancora molto lavoro da fare, ma che andremo avanti”. Convitato di pietra il leader nordcoreano Kim Jong-un, che Trump ha ringraziato davanti ai leader del mondo. E dire che un anno fa, dallo stesso palco, lo aveva definito “piccolo uomo razzo”, minacciando fuoco e fiamme su Pyongyang.