Non c’è alcun dubbio: il governo giallo-verde è il governo dei “deficit-cienti”. In nessun Paese civile degno di questo nome si potrebbe assistere allo squallore di certi comportamenti e di certe evidenti pazzie politiche. Vedere Di Maio che esce dal balcone di Palazzo Chigi per festeggiare con sotto i propri parlamentari l’indebitamento ancor maggiore dell’Italia e delle sue prossime generazioni è francamente abominevole. Una vergogna senza precedenti.
Usano le istituzioni come elefanti in gioielleria, il tutto per continuare a confondere realtà con finzione. Bastava vedere il video della finta festa: i parlamentari 5 stelle coordinati da Casalino che si radunavano sotto Palazzo Chigi in attesa che uscisse Di Maio dal balcone per brindare davanti ai mass media alla rovina del Paese. Sentire discorsi farneticanti di giubilo per aver raggiunto, ipoteticamente, il rapporto del 2,4% fra deficit e il prodotto interno lordo per i prossimi tre anni. Parlamentari che molto probabilmente neanche sapevano le conseguenze devastanti di certe scelte, ma loro erano lì a fare le comparse per la sceneggiata napoletana di Gigino.
di Alberto Sofia
Più deficit per tutti, tanto chi se ne frega, l’Europa si faccia i fatti suoi. Poco importa se i mercati ci affosseranno. Poco importa se i mutui e i finanziamenti saranno più cari. Poco importa se i nostri risparmi varranno di meno. Poco importa se la Costituzione prevede il pareggio di bilancio. Poco importa se la manovra ipotizzata dal governo dei “deficit” non produce alcun investimento per il futuro. Poco importa se la manovra prevede un condono fiscale per gli evasori. Poco importa se la manovra non agevola i giovani ma li affossa di debiti per tutta la loro prossima vita. L’importante è creare la solita finzione e farla circolare in rete.
Ora l’Europa, prevedibilmente, boccerà la manovra e subito per le prossime elezioni europee ecco la campagna elettorale pronta. Facilissimo, niente di più cercato e voluto e gli elettori avranno un altro nemico ipotetico da perseguire, altra distrazione di massa. Tanto Di Maio lo ha detto: ha abolito la povertà, non c’è e non ci sarà più nessun povero in giro. Anzi se per caso ne vedete uno o conoscete qualcuno che dice di essere povero, denunciatelo per millantata povertà, Gigino lo ha detto: la povertà non esiste più, abolita la povertà. Hanno fatto la manovra per il popolo, da giovedì scorso tutti ricchi.
Hanno anche abolito ed eliminato tutti gli evasori, hanno tolto l’evasione, hanno fatto pace non un condono. Pace, una stretta di mano e con il governo dei deficit-cienti non esiste più neanche l’evasore. Sembra un film da commedia italiana invece è la realtà o meglio la finzione. Ma ormai la differenza fra realtà e finzione non esiste più, è stata abolita anche questa e con il nuovo presidente della Rai – voluto anche da Berlusconi – l’informazione sarà fantastica, fantasiosa, ma si diciamo fake.
Basta vedere quello che è successo ieri: piazza piena per la manifestazione del Pd a Roma, ma subito in rete i grillini hanno riempito le loro bacheche con foto di Piazza del Popolo vuota. Perché ormai è una guerra tra finzione e realtà, fra competenti ed esperti, fra cultura e ignoranti, fra civiltà e inciviltà. L’ordine è partito chiaro dal balcone di Palazzo Chigi: fingere e vinceremo!