Scontro sulla manovra tra il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio,e la Commissione europea. Dopo le parole del commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, e la bocciatura arrivata dal vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombroviskis (“Il Def non sembra compatibile con le regole del Patto“), da Roma è il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico a replicare: “Stamattina a qualcuno non andava bene che lo spread non si fosse impennato. Moscovici, che non è italiano, si è svegliato e ha pensato bene di fare una dichiarazione contro l’Italia, contro il Def italiano e creare tensione sui mercati”. E ancora: “Qualche istituzione europea, con le sue dichiarazioni, gioca a fare terrorismo sui mercati. Per fortuna la Borsa sta per chiudere. Da domani continueremo a spiegare che il 2,4 per cento non è una misura molto lontana da quella che facevano altri. Solo che se lo fanno la Lega e il M5s non va bene”
Sul nodo delicato della ‘pace fiscale‘, bollato come l’ennesimo condono da opposizioni e non solo, Di Maio invece ha continuato a ‘nicchiare’: “Il tetto a 500mila euro voluto dalla Lega troppo altro? Scoprirete nel Def la soglia. Noi non votiamo un condono, vogliamo solo aiutare chi non ce la fa”. Ma come farà il governo a distinguerli dagli evasori, considerato pure che l’Agenzia delle entrate, che ha a disposizione l’Anagrafe dei rapporti finanziari (con le informazioni su flussi e saldi di conti correnti e depositi, ndr) non incrocia nemmeno i dati con gli elenchi dei debitori? “Basta guardare le categorie”, ha tagliato corto il vicepresidente.
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