“Lo spread a 300? Certo che uno deve essere preoccupato, il problema è che qualcuno ci sta guadagnando molto e lo si fa in un sistema sbagliato perché in un’unione monetaria normale lo spread non dovrebbe esistere”. Claudio Borghi, mentre a Palazzo Chigi è in corso il vertice di governo sul Def, commenta la chiusura odierna del differenziale dei titoli di Stato italiani. “È indubbio che ogni scelta politica è in se una scommessa, ma la storia ci insegna cosa è successo a fare quello che la Commissione europea ci chiedeva di fare, con 13 trimestri di recessione. Questo governo non farà mai cose contrarie al nostro interesse”. Le stime di crescita annunciate dal governo italiano sono un azzardo? “In economia nessun risultato è certo, era invece certo che seguire il vecchio Def e applicare all’economia italiana 20 miliardi in più di Iva, per l’economia italiana sarebbe stato distruttivo”.

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