Vertice a Palazzo Chigi a cinque giorni dal consiglio dei ministri che ha approvato la Nota di aggiornamento al Def, ancora non pubblicata. Ipotesi di riduzione del deficit/pil negli anni successivi al 2019. Il vicepremier in mattinata aveva spiegato che ai proprietari di casa verrà "stornato" dai 780 euro l'affitto imputato, cioè quello che pagherebbero se fossero inquilini
“Confermiamo le anticipazioni che ci avevano indotto a definirla seria razionale e coraggiosa. Confermiamo il programma delle riforme annunciate che partiranno già nel 2019. Abbiamo inoltre lavorato a disegnare la manovra in modo da accelerare la discesa del rapporto debito/Pil in modo consistente nell’arco del triennio”. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha riassunto le conclusioni del vertice a Palazzo Chigi sulla manovra economica con i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, il ministro dell’Economia Giovanni Tria, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti e i due sottosegretari all’Economia Laura Castelli e Massimo Garavaglia. Le parole di Conte fanno immaginare che il governo sia orientato a ridurre il livello di deficit del 2020 e 2021 rispetto al 2,4% fissato per il 2019, dando così un segnale di apertura alle richieste della Commissione europea.
L’incontro si è svolto a cinque giorni dal consiglio dei ministri che ha approvato la Nota di aggiornamento al Def. Il documento non è però ancora stato reso pubblico né inviato alle Camere. Il meccanismo per accelerare la riduzione del debito, secondo l’Ansa, non è ancora stato definito e per questo il lavoro dei tecnici continuerà nel corso della notte. Mentre il tavolo con i ministri e i sottosegretari tornerà a riunirsi mercoledì mattina a Palazzo Chigi.
Il leader M5s dal canto suo ha spiegato che il 2,4% è “confermato” e “si punta a una diminuzione del debito negli anni successivi grazie alla crescita che ci sarà e ai tagli agli sprechi prodotti dal lavoro del nostro team “mani di forbici“. Alcuni dettagli saranno ulteriormente definiti domani mattina”. Un concetto ribadito anche a diMartedì, su La7, dopo il vicepremier ripete che “stiamo studiando nuove coperture per abbassare il debito più velocemente”.
Di Maio ha ripetuto che la manovra “conterrà tutto quello che gli italiani ci hanno chiesto, quello che hanno votato il 4 marzo”. Quindi “10 miliardi per il Reddito di Cittadinanza“, “ci sbarazzeremo poi della legge Fornero“, “stanzieremo 1 miliardo e mezzo di euro per risarcire i risparmiatori truffati dalle banche”. In mattinata, parlando a Rtl 102.5, Di Maio aveva spiegato che “se hai un appartamento e chiedi il reddito di cittadinanza, dai 780 euro ti viene stornato il cosiddetto affitto imputato“, quello che pagherebbero se fossero inquilini, “quindi dai 780 euro dei redditi zero arrivi a circa 400 euro“.
Al lavoro per il cambiamento. Tutti insieme avanti determinati con gli impegni presi. La nostra manovra, per la prima volta, mette al centro i cittadini e fa il bene della gente. pic.twitter.com/lufKv0r1nV
— GiuseppeConte (@GiuseppeConteIT) 2 ottobre 2018