“Sono molto preoccupata. Lo Stato ci protegga: è stata già rintracciata la località protetta di mia figlia, costretta a cambiare città”. E’ spaventata madre di Tamara Ianni, la donna che aiutò gli investigatori nelle indagini sul clan romano degli Spada che portarono all’arresto di 32 persone. La scorsa notte un ordigno artigianale è stato lanciato sul balcone della sua abitazione, in via delle Azzorre a Ostia.
Secondo una prima ricostruzione, intorno all’1.30 un boato ha svegliato gli abitanti del palazzo che hanno subito chiamato la polizia. Sul posto sono intervenuti gli artificieri che hanno trovato a terra, sotto la finestra dell’abitazione presa di mira, due bombolette di gas da campeggio e un candelotto inesplosi collegati a un altro candelotto, che è invece esploso. Probabilmente contro la finestra, che è stata danneggiata, è stato lanciato l’intero ordigno rudimentale ma solo una parte è esplosa. A dare l’allarme il padre, svegliato dal boato.
“Un attentato, come sempre intimidatorio, un atto vile, che segna ancor oggi una presenza del Clan ad Ostia”, ha definito l’accaduto il sottosegretario all’Interno, Luigi Gaetti, secondo il quale “occorre una presenza ancor più forte delle Stato, per evitare il ripetersi di questi atti intimidatori. Siamo con le forze dell’ordine e con quanti hanno deciso di schierarsi dalla parte dello Stato”. “Roma non si lascia intimorire dalle minacce della mafia”, ha scritto su Twitter la sindaca di Roma Virginia Raggi lanciando l’hashtag #NonAbbassiamoLoSguardo.
Tamara Ianni aveva rilasciato le sue testimonianze nel 2016. A collaborare era stato anche il marito, Michael Cardoni, 28 anni, in passato vedetta e spacciatore per conto di uno dei clan di Ostia e nipote di Giovanni Galleoni, detto “Baficchio”, considerato uno dei discendenti della Banda della Magliana e ucciso a Ostia nel 2011.
La coppia, che ha due figli, aveva deciso di rilasciare dichiarazioni ai carabinieri e agli inquirenti dopo una serie di minacce e violenze subite nel periodo successivo all’omicidio di Galleoni, ucciso assieme a Francesco Antonini, detto “Sorcanera”. Quel periodo segnò, secondo le piste investigative, la scalata del clan degli Spada, soprattutto in seguito agli arresti di alcuni esponenti del clan Fasciani e del declino del clan Triassi. Alcune delle persone ritenute responsabili di raid e attentati contro Cardoni e Ianni furono in seguito arrestati e nel frattempo i due erano stati trasferiti a in un luogo sicuro.
Cronaca
Ostia, collaborò a indagini sul clan Spada: ordigno esplode davanti alla casa della famiglia
Intorno all’1.30 un boato ha svegliato gli abitanti di via delle Azzorre. Gli artificieri hanno trovato due bombolette di gas da campeggio e un candelotto inesplosi collegati a un altro candelotto, che è invece esploso. Tamara Ianni aveva rilasciato le sue testimonianze nel 2016. A collaborare era stato anche il marito, Michael Cardoni, 28 anni, nipote di Giovanni Galleoni, detto "Baficchio", ucciso nel 2011
“Sono molto preoccupata. Lo Stato ci protegga: è stata già rintracciata la località protetta di mia figlia, costretta a cambiare città”. E’ spaventata madre di Tamara Ianni, la donna che aiutò gli investigatori nelle indagini sul clan romano degli Spada che portarono all’arresto di 32 persone. La scorsa notte un ordigno artigianale è stato lanciato sul balcone della sua abitazione, in via delle Azzorre a Ostia.
Secondo una prima ricostruzione, intorno all’1.30 un boato ha svegliato gli abitanti del palazzo che hanno subito chiamato la polizia. Sul posto sono intervenuti gli artificieri che hanno trovato a terra, sotto la finestra dell’abitazione presa di mira, due bombolette di gas da campeggio e un candelotto inesplosi collegati a un altro candelotto, che è invece esploso. Probabilmente contro la finestra, che è stata danneggiata, è stato lanciato l’intero ordigno rudimentale ma solo una parte è esplosa. A dare l’allarme il padre, svegliato dal boato.
“Un attentato, come sempre intimidatorio, un atto vile, che segna ancor oggi una presenza del Clan ad Ostia”, ha definito l’accaduto il sottosegretario all’Interno, Luigi Gaetti, secondo il quale “occorre una presenza ancor più forte delle Stato, per evitare il ripetersi di questi atti intimidatori. Siamo con le forze dell’ordine e con quanti hanno deciso di schierarsi dalla parte dello Stato”. “Roma non si lascia intimorire dalle minacce della mafia”, ha scritto su Twitter la sindaca di Roma Virginia Raggi lanciando l’hashtag #NonAbbassiamoLoSguardo.
Tamara Ianni aveva rilasciato le sue testimonianze nel 2016. A collaborare era stato anche il marito, Michael Cardoni, 28 anni, in passato vedetta e spacciatore per conto di uno dei clan di Ostia e nipote di Giovanni Galleoni, detto “Baficchio”, considerato uno dei discendenti della Banda della Magliana e ucciso a Ostia nel 2011.
La coppia, che ha due figli, aveva deciso di rilasciare dichiarazioni ai carabinieri e agli inquirenti dopo una serie di minacce e violenze subite nel periodo successivo all’omicidio di Galleoni, ucciso assieme a Francesco Antonini, detto “Sorcanera”. Quel periodo segnò, secondo le piste investigative, la scalata del clan degli Spada, soprattutto in seguito agli arresti di alcuni esponenti del clan Fasciani e del declino del clan Triassi. Alcune delle persone ritenute responsabili di raid e attentati contro Cardoni e Ianni furono in seguito arrestati e nel frattempo i due erano stati trasferiti a in un luogo sicuro.
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Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "Decidere maggiori investimenti per rendere più sicuro e protetto il nostro continente è una scelta non più rinviabile. La difesa europea è un pilastro fondamentale della nostra autonomia strategica. Non possiamo avere tentennamenti su questo obiettivo. La discussione non è sul se, ma sul come arrivarci". Così Alessandro Alfieri, capogruppo Pd in commissione Esteri e Difesa a Palazzo Madama.
"In questi giorni i nostri a Bruxelles stanno facendo un lavoro prezioso per evitare che si utilizzino i fondi di coesione per finanziare spese militari e per incentivare, attraverso gli strumenti europei vecchi e nuovi, le collaborazioni industriali e gli acquisti comuni fra Paesi Europei, l’interoperabilità dei sistemi e i programmi sugli abilitanti strategici (spazio, cyber, difesa aerea, trasporto strategico). In questo quadro, va salutato positivamente che dopo il Next Generation si consolidi l’idea di emettere debito comune per finanziare un bene pubblico europeo come la difesa".
"Anche perché sarà per noi meno complicato continuare la nostra battaglia per estenderlo agli altri pilastri dell’autonomia strategica, a partire dalle politiche per accompagnare la transizione ecologica e digitale. Un passo importante quindi, come sottolineato dal nostro gruppo a Bruxelles, a cui certamente ne dovranno seguire altri se si vuole davvero rafforzare la nostra difesa comune”.
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "L’Unione Europea si trova a un bivio: o si presenta unita o rischia la marginalità politica. La guerra in Ucraina, e l’attuale voltafaccia americano, hanno reso evidente l’urgenza di una politica di difesa comune che non può essere frenata dagli interessi delle singole nazioni". Così l'eurodeputato Pd, Pierfrancesco Maran. "Una Difesa progressivamente comune perché, agendo come 27 eserciti nazionali, rischiamo l’impotenza".
"Oggi è necessario un passaggio di fase che aumenti gli investimenti volti a garantire una deterrenza da nuova aggressioni russe dopo il disimpegno americano ma anche a rendere più omogenea la difesa europea, con forniture simili, riducendo le duplicazioni di spese tra paesi e le inefficienze. L’Unione Europea deve dotarsi di una propria architettura di sicurezza, capace di garantire responsività e affermarsi come attore decisivo nello scenario internazionale".
"L’iniziativa della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, al di là del nome infelice 'RearmEU', è un primo passo in questa direzione. Va tuttavia integrata e sviluppata identificando con chiarezza quali sono le linee di spesa utilizzate, in che modo questo aiuto può supportare immediatamente l’Ucraina, come si intende sostenere una crescente produzione industriale europea nell’ottica di arrivare ad una vera interoperabilità e difesa comune".
Roma, 6 mar (Adnkronos) - "Penso che sia l’ennesimo episodio di antisemitismo che vuole legare la guerra in Medio oriente all’insulto alla memoria della Shoah. È terribile". Lo dice all'Adnkronos il segretario di Sinistra per Israele Emanuele Fiano a proposito del ritrovamento nel cantiere del museo della Shoah a Roma di escrementi, una testa di maiale e scritte che ricordano i morti a Gaza oltre ad alcuni volantini pro Palestina sono. Sull'episodio indaga la Digos.
Roma, 6 mar (Adnkronos) - "La sinistra". Lo scrive su Twitter il senatore del Pd Filippo Sensi rilanciando un post di Pedro Sanchez in cui, a margine del Consiglio europeo straordinario, il premier spagnolo tra l'altro dice: "Oggi dobbiamo mandare un messaggio chiaro ai cittadini: l’Europa è molto più potente di quanto pensiamo. Nessuno minaccerà la nostra pace, la nostra sicurezza o la nostra prosperità".
Roma, 6 mar (Adnkronos) - "Per i socialisti e democratici europei, il piano della UE per la difesa comune è un primo passo avanti che ne richiede molti altri. Di fronte a una crisi si risponde con il coraggio. Insieme". Lo scrive su Twitter la deputata del Pd Marianna Madia.
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - La transizione energetica passa anche attraverso la semplicità dei pagamenti. Fortech, azienda attiva nelle soluzioni di automazione e pagamento per la mobilità, è presente a Key - The Energy Transition Expo per mostrare le sue soluzioni tecnologiche per rendere la ricarica elettrica più accessibile, efficiente e integrata.
Due sono le soluzioni presentate in fiera, per il pagamento e la gestione delle ricariche elettriche: Optcompact ed e-smartOpt. Optcompact è un terminale compatto, versatile ed efficiente, dotato di lettore di carte con chip, banda magnetica, Nfc e Qr code. Disponibile in tre configurazioni (Embedded, Wall Mount e Stand Alone). E-smartOpt è un terminale multifunzione, progettato per gestire contemporaneamente più punti di ricarica e parcheggi.
Con questi dispositivi, Fortech offre agli operatori un’infrastruttura di pagamento sicura, flessibile e adatta a qualsiasi contesto di ricarica, semplificando l’esperienza per gli utenti finali.
Oltre a innovare il pagamento, Fortech presenta in fiera una piattaforma all-in-one che permette agli operatori di gestire l’intera rete di ricarica da un’unica interfaccia. Fortech offre, poi, soluzioni avanzate per la fatturazione elettronica e la gestione dei corrispettivi telematici, garantendo agli operatori della ricarica elettrica massima trasparenza e conformità normativa.
“Il nostro obiettivo è semplificare la ricarica elettrica per utenti e operatori. La nostra tecnologia consente di gestire pagamenti e infrastrutture in modo intuitivo, senza barriere e con la massima efficienza. Ci definiamo Mobilty Makers e questo significa che vogliamo offrire strumenti concreti per accelerare la transizione alla mobilità sostenibile”, dichiara Luca Banci, Ev Charge Development Manager.
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - La transizione energetica passa anche attraverso la semplicità dei pagamenti. Fortech, azienda attiva nelle soluzioni di automazione e pagamento per la mobilità, è presente a Key - The Energy Transition Expo per mostrare le sue soluzioni tecnologiche per rendere la ricarica elettrica più accessibile, efficiente e integrata.
Due sono le soluzioni presentate in fiera, per il pagamento e la gestione delle ricariche elettriche: Optcompact ed e-smartOpt. Optcompact è un terminale compatto, versatile ed efficiente, dotato di lettore di carte con chip, banda magnetica, Nfc e Qr code. Disponibile in tre configurazioni (Embedded, Wall Mount e Stand Alone). E-smartOpt è un terminale multifunzione, progettato per gestire contemporaneamente più punti di ricarica e parcheggi.
Con questi dispositivi, Fortech offre agli operatori un’infrastruttura di pagamento sicura, flessibile e adatta a qualsiasi contesto di ricarica, semplificando l’esperienza per gli utenti finali.
Oltre a innovare il pagamento, Fortech presenta in fiera una piattaforma all-in-one che permette agli operatori di gestire l’intera rete di ricarica da un’unica interfaccia. Fortech offre, poi, soluzioni avanzate per la fatturazione elettronica e la gestione dei corrispettivi telematici, garantendo agli operatori della ricarica elettrica massima trasparenza e conformità normativa.
“Il nostro obiettivo è semplificare la ricarica elettrica per utenti e operatori. La nostra tecnologia consente di gestire pagamenti e infrastrutture in modo intuitivo, senza barriere e con la massima efficienza. Ci definiamo Mobilty Makers e questo significa che vogliamo offrire strumenti concreti per accelerare la transizione alla mobilità sostenibile”, dichiara Luca Banci, Ev Charge Development Manager.