“Non permetto alla donna di insegnare, né di comandare all’uomo, ma se ne stia silenziosa. Infatti Adamo fu plasmato per primo, poi Eva; e non fu sedotto Adamo prima, ma la donna essendo stata sedotta cadde nella trasgressione”. (San Paolo, Lettere a Timoteo, I secolo d. C).
“Il Profeta disse, ‘Non è forse la testimonianza di una donna uguale alla metà di quella di un uomo?’ La donna disse, ‘Sì’.Lui disse, ‘È così a causa della deficienza della mente della donna. Questa è la deficienza nella sua intelligenza. Non è forse vero che una donna non può pregare né digiunare durante il suo ciclo mensile?'” (Sahih al-Bukhari, VI secolo d.C)
“La fisica è stata inventata dagli uomini, l’ingresso non è su invito. Gli uomini sono più interessati alle cose che alle persone, a differenza delle donne che sono più portate per le materie umanistiche dove il confine tra vero e falso o giusto e sbagliato è meno marcato”. Alessandro Strumia (XXI secolo d. C.)
Carlo Rovelli scrive su Facebook (anche se poi la giornalista di SkyTg 24 ha parlato di equivoco):
Come sabbia in una clessidra, i giorni, i mesi, gli anni, i decenni e i secoli scorrono ma lasciano nei sotterranei della psiche, come un residuo incrostato, le scorie del sessismo. Il pregiudizio misogino, la paura verso le donne, la pretesa della loro esclusione in nome di una differenza che parla di una deprivazione, di mancanza di coscienza, di intelletto, di parola e di discernimento tra bene e male, tra ciò che è vero e ciò che è falso diviene inevitabilmente una profezia che si auto avvera. Alessandro Strumia, fisico e docente universitario di fisica all’Università di Pisa, crede in quella profezia auto avverantesi, a dispetto di ricerche che hanno dimostrato come il pregiudizio sessista ostacoli le donne e ne inibisca l’ingresso in settori e luoghi che sono ancora roccaforti saldamente maschili.
Durante il workshop Fisica delle alte energie e gender ha affermato senza imbarazzo come le donne abbiano contributo alla scienza solo dal 1900 in poi (ci credo, prima non avevano nemmeno accesso alla cultura, alle università e allo studio. Il professore dovrebbe mollare la fisica e studiare la storia) e poi ha spiegato, slide alla mano, che la questione della discriminazione contro le donne nella fisica e, nello Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica ecc) dipende da fattori genetici. Quindi se una discriminazione esiste, è a danno degli uomini che vengono spesso scavalcati nel fare carriera da colleghe con meno meriti di loro. Lui stesso ne sarebbe un esempio, visto che l’Istituto nazionale di fisica nucleare gli avrebbe preferito due ricercatrici con meno citazioni. Il suo intervento ha messo in imbarazzo il Cern che ha cancellato dal sito la sua “lezione” e l’Infn lo ha sospeso in attesa di provvedimenti.
Tutto questo, paradossalmente, ha anche una connotazione metaforica perché la sospensione di Strumia, è arrivata proprio il giorno in cui Donna Strickland (e si chiama pure Donna, povero Alessandro) evidentemente imbucatasi a una festa senza invito ma con ottimi risultati, ha vinto il Nobel per la Fisica. La scienziata canadese ha commentato il prezioso riconoscimento dicendo: “Dobbiamo ovviamente celebrare le donne fisiche, perché sono là fuori. Speriamo che nel tempo inizieranno a crescere a un ritmo più veloce”. Ma quanti sono ancora oggi gli ostacoli?
Un’indagine della National academies of sciences, engineering and medicine di Washington rivela che il mondo accademico scientifico non è immune dal fenomeno delle molestie sessuali. Un nuovo #MeToo potrebbe travolgere il mondo accademico e delle scienze? La molestia sessuale è uno dei modi più subdoli e violenti per umiliare le donne e ricondurle al ruolo di oggetto sessuale, ne mina l’autostima e induce molte donne ad abbandonare carriere e luoghi di studio e di lavoro perché, come suole dire Monica Lanfranco, il modo più efficace di depotenziare una donna è ridurla a oggetto sessuale.
Eppoi ci sono stereotipi e pregiudizi. Chiara Volpato in Psicosociologia del maschilismo (Editori Laterza) ha illustrato anche attraverso numerosi studi come il sessismo sia una profezia che si auto avvera e ha citato Ben Barres, transessuale professore di neurobiologia dell’Università di Standford che raccontò alla rivista Nature nel 2006 come poco dopo il suo cambio di sesso (da donna a uomo) un collega avesse elogiato il suo lavoro dicendo: “È molto meglio di quello di tua sorella”. Un aneddoto confermato da molti transessuali che trova riscontro nel paradigma di Goldenberg: “Dagli anni 60 a oggi – scrive Volpato – i risultati della ricerca rivelano che lo stesso materiale viene giudicato più favorevolmente se attribuito a un uomo piuttosto che a una donna, soprattutto se le candidature riguardano lavori considerati maschili”.
Un altro pregiudizio duro a morire e del quale Strumia è portatore, è quello che troviamo ancora citato in Psicosociologia del sessismo, ovvero che le donne siano meno competenti ma più calde emotivamente e gli uomini meno caldi emotivamente ma più competenti. Una distorsione che contribuisce a mantenere la segregazione di genere e che influenza le stesse donne anche perché gli attacchi sessisti sono continui. Nel 2005 il preside di Harvard per affermazioni simili a quelli di Strumia, fu costretto alle dimissioni. Qualche mese fa l’Università di Tokyo, fu costretta alle pubbliche scuse per aver falsato test ed esami in modo da danneggiare le donne. Insomma se il pregiudizio non riesce rallentare l’ingresso delle donne nelle roccaforti maschili allora si ricorre a modi ancora più subdoli e scorretti.
Tutto questa zavorra sessista rallenta ma non frena le donne. L’Indipendent ha commentato le sparate di Strumia citando uno studio condotto dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico che “ha rilevato come le ragazze spesso mancano di fiducia quando perseguono carriere ben pagate nella scienza e nella tecnologia, anche quando hanno un rendimento scolastico migliore dei ragazzi a scuola” ma nonostante gli ostacoli, nel 2017, è stato rilevata una tendenza positiva che vede salire il numero delle donne che lavorano nel settore Stem nel Regno Unito.
Quindi con invito o senza, alla faccia degli Alessandro Strumia del mondo, verso i quali le donne e gli uomini che non le temono, dovrebbero rivolgere sonore pernacchie: che si aprano le porte e si entri nei luoghi che la misoginia incallita pretende siano riserve auree maschili.
@nadiesdaa
Nadia Somma Caiati
Responsabile Centro antiviolenza Demetra
Donne - 3 Ottobre 2018
Strumia, la zavorra sessista non frena le scienziate. E Donna Strickland lo dimostra
“Non permetto alla donna di insegnare, né di comandare all’uomo, ma se ne stia silenziosa. Infatti Adamo fu plasmato per primo, poi Eva; e non fu sedotto Adamo prima, ma la donna essendo stata sedotta cadde nella trasgressione”. (San Paolo, Lettere a Timoteo, I secolo d. C).
“Il Profeta disse, ‘Non è forse la testimonianza di una donna uguale alla metà di quella di un uomo?’ La donna disse, ‘Sì’.Lui disse, ‘È così a causa della deficienza della mente della donna. Questa è la deficienza nella sua intelligenza. Non è forse vero che una donna non può pregare né digiunare durante il suo ciclo mensile?'” (Sahih al-Bukhari, VI secolo d.C)
“La fisica è stata inventata dagli uomini, l’ingresso non è su invito. Gli uomini sono più interessati alle cose che alle persone, a differenza delle donne che sono più portate per le materie umanistiche dove il confine tra vero e falso o giusto e sbagliato è meno marcato”. Alessandro Strumia (XXI secolo d. C.)
Carlo Rovelli scrive su Facebook (anche se poi la giornalista di SkyTg 24 ha parlato di equivoco):
Come sabbia in una clessidra, i giorni, i mesi, gli anni, i decenni e i secoli scorrono ma lasciano nei sotterranei della psiche, come un residuo incrostato, le scorie del sessismo. Il pregiudizio misogino, la paura verso le donne, la pretesa della loro esclusione in nome di una differenza che parla di una deprivazione, di mancanza di coscienza, di intelletto, di parola e di discernimento tra bene e male, tra ciò che è vero e ciò che è falso diviene inevitabilmente una profezia che si auto avvera. Alessandro Strumia, fisico e docente universitario di fisica all’Università di Pisa, crede in quella profezia auto avverantesi, a dispetto di ricerche che hanno dimostrato come il pregiudizio sessista ostacoli le donne e ne inibisca l’ingresso in settori e luoghi che sono ancora roccaforti saldamente maschili.
Durante il workshop Fisica delle alte energie e gender ha affermato senza imbarazzo come le donne abbiano contributo alla scienza solo dal 1900 in poi (ci credo, prima non avevano nemmeno accesso alla cultura, alle università e allo studio. Il professore dovrebbe mollare la fisica e studiare la storia) e poi ha spiegato, slide alla mano, che la questione della discriminazione contro le donne nella fisica e, nello Stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica ecc) dipende da fattori genetici. Quindi se una discriminazione esiste, è a danno degli uomini che vengono spesso scavalcati nel fare carriera da colleghe con meno meriti di loro. Lui stesso ne sarebbe un esempio, visto che l’Istituto nazionale di fisica nucleare gli avrebbe preferito due ricercatrici con meno citazioni. Il suo intervento ha messo in imbarazzo il Cern che ha cancellato dal sito la sua “lezione” e l’Infn lo ha sospeso in attesa di provvedimenti.
Tutto questo, paradossalmente, ha anche una connotazione metaforica perché la sospensione di Strumia, è arrivata proprio il giorno in cui Donna Strickland (e si chiama pure Donna, povero Alessandro) evidentemente imbucatasi a una festa senza invito ma con ottimi risultati, ha vinto il Nobel per la Fisica. La scienziata canadese ha commentato il prezioso riconoscimento dicendo: “Dobbiamo ovviamente celebrare le donne fisiche, perché sono là fuori. Speriamo che nel tempo inizieranno a crescere a un ritmo più veloce”. Ma quanti sono ancora oggi gli ostacoli?
Un’indagine della National academies of sciences, engineering and medicine di Washington rivela che il mondo accademico scientifico non è immune dal fenomeno delle molestie sessuali. Un nuovo #MeToo potrebbe travolgere il mondo accademico e delle scienze? La molestia sessuale è uno dei modi più subdoli e violenti per umiliare le donne e ricondurle al ruolo di oggetto sessuale, ne mina l’autostima e induce molte donne ad abbandonare carriere e luoghi di studio e di lavoro perché, come suole dire Monica Lanfranco, il modo più efficace di depotenziare una donna è ridurla a oggetto sessuale.
Eppoi ci sono stereotipi e pregiudizi. Chiara Volpato in Psicosociologia del maschilismo (Editori Laterza) ha illustrato anche attraverso numerosi studi come il sessismo sia una profezia che si auto avvera e ha citato Ben Barres, transessuale professore di neurobiologia dell’Università di Standford che raccontò alla rivista Nature nel 2006 come poco dopo il suo cambio di sesso (da donna a uomo) un collega avesse elogiato il suo lavoro dicendo: “È molto meglio di quello di tua sorella”. Un aneddoto confermato da molti transessuali che trova riscontro nel paradigma di Goldenberg: “Dagli anni 60 a oggi – scrive Volpato – i risultati della ricerca rivelano che lo stesso materiale viene giudicato più favorevolmente se attribuito a un uomo piuttosto che a una donna, soprattutto se le candidature riguardano lavori considerati maschili”.
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Tutto questa zavorra sessista rallenta ma non frena le donne. L’Indipendent ha commentato le sparate di Strumia citando uno studio condotto dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico che “ha rilevato come le ragazze spesso mancano di fiducia quando perseguono carriere ben pagate nella scienza e nella tecnologia, anche quando hanno un rendimento scolastico migliore dei ragazzi a scuola” ma nonostante gli ostacoli, nel 2017, è stato rilevata una tendenza positiva che vede salire il numero delle donne che lavorano nel settore Stem nel Regno Unito.
Quindi con invito o senza, alla faccia degli Alessandro Strumia del mondo, verso i quali le donne e gli uomini che non le temono, dovrebbero rivolgere sonore pernacchie: che si aprano le porte e si entri nei luoghi che la misoginia incallita pretende siano riserve auree maschili.
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Roma, 8 mar. (Adnkronos) - “Il risultato record raggiunto con il 2x1000 per il 2024 consente al Partito democratico un investimento straordinario sui territori: questa settimana abbiamo inviato oltre un milione di euro alle nostre articolazioni regionali e provinciali, che si somma alle 440.000 euro già anticipate. Si tratta solo del 70% di quanto pattuito, in quanto lo Stato non ha ancora trasferito l’intero 2x1000 spettante ai partiti politici. Ma noi invieremo comunque entro marzo il restante 30%, superando in totale i 2 milioni di euro relativi al solo 2024. Se sommiamo queste risorse al mezzo milione di euro trasferito lo scorso anno, possiamo calcolare che, in questi due anni di segreteria, il Pd nazionale ha trasferito ai territori più del doppio delle risorse trasferite negli otto anni precedenti sommati insieme, cioè dalla fine del finanziamento pubblico al 2022". Lo sottolinea il tesoriere del Pd, Michele Fina.
"Oggi -aggiunge- possiamo farlo perché sta arrivando a compimento una grande opera di risanamento del nostro bilancio, ma soprattutto perché abbiamo fatto fin dall’inizio una scelta precisa: investire per sostenere la partecipazione, l'attività politica e, in ultima istanza, la democrazia nel Paese. Abbiamo unito tutti i livelli del partito in un unico sforzo corale. Per questo nel 2024 siamo risultati il primo partito in assoluto con 10.286.000 circa di risorse, con una crescita di 3 milioni in due anni e ben 628.000 contribuenti che ci hanno scelto. È il dato più alto della nostra storia”.
“In un tempo in cui -le democrazie liberali sono messe in discussione dalla prepotenza finanziaria di plurimiliardari stranieri e dalla forza economica delle big tech, il Partito democratico -aggiunge la segretaria Elly Schlein- riparte dai territori, dal coinvolgimento della base, dal riacquisto e riapertura delle sedi, dalla formazione politica".
Roma, 8 mar. (Adnkronos) - "Incredibile come nel caso del ricorso del clandestino trasportato sulla nave ‘Diciotti’, il pubblico ministero della Cassazione abbia dato torto all’immigrato con una motivata requisitoria, chiedendo il rigetto della domanda. La Cassazione in totale difformità della richiesta invece ha accolto il ricorso con una ordinanza che di giuridico pare avere ben poco. Infatti stravolgendo un principio costante, in assenza di una qualsiasi prova afferma che il danno morale subito dal clandestino va supposto, senza la necessità di esser provato. Quindi i famigliari delle vittime di un incidente sono tenuti a dar prova del danno morale subito, l’immigrato no! È incredibile come la Cassazione non abbia nemmeno indicato i criteri per la determinazione del danno. Una ordinanza che di giuridico ha molto poco. Siamo al fanta-diritto. All’uso politico della giustizia elevato alla massima potenza". Lo afferma Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato.
"Peraltro -aggiunge- la ‘suprema’ Corte è poco suprema perché ha persino scritto nella sentenza 1989 invece di 2019. Dico alla presidente della Cassazione che poi le sue minacce ci lasciano indifferenti. Loro possono scioperare contro lo Stato e la legalità repubblicana. E noi non potremmo dire quello che pensiamo? Lo ripeto: siete contro la separazione dei poteri, siete fuori dalla legge. La magistratura da risorsa è diventata malattia per il Paese”.
Roma, 8 mar. (Adnkronos) - In occasione della Giornata Internazionale della donna Daniela Fumarola, segretaria generale della Cisl, ricorda e condanna la penalizzazione che subiscono le donne dopo la nascita di un figlio. "Non è possibile - ha detto nel corso dell'evento del sindacato 'Donne, lavoro, futuro' - che da noi abbia un peso così grande e negativo la 'child penalty', la penalizzazione che le donne subiscono alla nascita di un figlio. Succede a un quinto delle donne, che lasciano il lavoro proprio in quello che dovrebbe essere il momento più bello della propria vita. Una cosa totalmente assente per gli uomini, una discriminazione inaccettabile". ''Se questo accade, - sottolinea la sindacalista è anche perché l’organizzazione del lavoro nelle imprese, e più in generale nella società, rimane fondamentalmente modellata sugli uomini''.
Secondo Fumarola "ancora è troppo diffuso, persino implicitamente, il pensiero che dietro a ogni uomo che lavora ci sia una donna che si occupa dei compiti di cura". "Siamo al nodo fondamentale di una 'conciliazione' ancora insufficiente tra vita familiare e lavorativa. Investire sulla parità di genere, - ha detto - significa trainare la crescita. Vanno create le condizioni affinché le donne possano entrare nel sistema produttivo, restarci e competere alla pari''.
Nel corso dell'evento 'Donne, lavoro, futuro' Daniela Fumarola ha parlato anche di pensioni. "Non appena si riaprirà il tavolo di confronto sulle pensioni, quello della previdenza al femminile" sarà "uno dei primi punti da affrontare". "Non c’è dubbio: la parità non si fa per legge, dall’oggi al domani. Bisogna costruire le condizioni", ha spiegato. "La questione dei tempi e delle modalità di lavoro - ha detto ancora - va affrontata, garantendo a lavoratrici e lavoratori un maggior grado di libertà nella loro gestione, incentivando in modo significativo congedi parentali equamente distribuiti, smart-working contrattato, welfare negoziato di taglio sociale. Le chiavi decisive, per noi, sono la partecipazione, intesa proprio come 'filosofia' di fondo, e il rafforzamento della contrattazione collettiva aziendale".
Roma, 8 mar. (Adnkronos) - Oggi non è la ‘Festa della donna’, ma la Giornata internazionale della donna, per ricordare che c’è ancora troppo, moltissimo per cui lottare. Ancora oggi, nascere donna non significa tagliare lo stesso nastro di partenza di un uomo. Non esiste la parità salariale e non esiste una concreta attuazione del diritto all’aborto. Va combattuto il negazionismo, in particolare del patriarcato. Fin quando il nostro sarà un Paese in cui si esulterà perché un datore di lavoro avrà deciso di prolungare un contratto di lavoro a una donna incinta, non avremo ancora raggiunto la parità di partenza con gli uomini. Le donne vogliono vivere, non sopravvivere, libere di decidere sul proprio corpo". Lo affermano le parlamentari M5S in commissione bicamerale di inchiesta sul Femminicidio e la violenza di genere Stefania Ascari, Anna Bilotti, Alessandra Maiorino e Daniela Morfino.
Hiroshima, 8 mar. (Adnkronos) - "L’impegno della vostra Associazione per la pace e contro la proliferazione delle armi nucleari, ha sempre espresso un appello accorato per il futuro: che nessun altro popolo, che nessun altro Paese debba mai affrontare una tragedia simile. Mai più!". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando ad Hiroshima l'Associazione dei sopravvissuti ai bombardamenti nucleari.
"Grazie, cari Hibakusha, per aver sottolineato che l’orrore da voi vissuto -ha ripetuto il Capo dello Stato- deve rimanere unico, tragico, spartiacque nella storia. Una cesura irreversibile nel percorso dell’umanità, affinché non sia più varcata la soglia dell’annientamento nucleare".
Roma, 7 mar. (Adnkronos) - La transizione energetica corre veloce e lo confermano i grandi numeri di Key - The Energy Transition Expo, l’evento di Ieg (Italian Exhibition Group) di riferimento in Europa, Africa e bacino del Mediterraneo che si chiude oggi alla Fiera di Rimini infrangendo i suoi stessi record. Con un +20% di presenze totali (di cui +40% dall’estero) rispetto al 2024, oltre 1.000 espositori, di cui più del 30% dall’estero, 90.000mq di superficie su 20 padiglioni e nuovi focus, uno sui porti e l’altro sull’idrogeno, in collaborazione con Hannover Fairs International GmbH (Hfi), filiale italiana di Deutsche Messe AG, e ben 400 giornalisti accreditati dall’Italia e dal mondo, quella appena conclusa è stata l’edizione di Key più grande di sempre. E anche la più internazionale con 350 hosted buyer e delegazioni provenienti da 50 Paesi in fiera grazie al supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci) e dell’Agenzia Ice e alla collaborazione con le più importanti Associazioni del settore.
Key ha trasformato per tre giornate il quartiere fieristico e Rimini nel cuore pulsante della transizione e dell’efficienza energetica: il luogo in cui, fra soluzioni innovative e tecnologie all’avanguardia, la community globale del settore ha iniziato a realizzare il futuro dell’energia. Oltre 160 eventi, convegni e workshop con la partecipazione di esperti, studiosi, ricercatori e rappresentanti del mondo associativo e delle imprese, hanno offerto un’opportunità di confronto e approfondimento su ogni aspetto, novità e sviluppo del mercato energetico.
Inaugurata mercoledì 5 marzo dal ministro Gilberto Pichetto Fratin, Key25 ha costituito un’occasione unica per le aziende e i professionisti del settore, per conoscere le soluzioni presenti e future per garantire la sicurezza energetica, controllare i costi dell’energia e preservare la competitività del tessuto industriale. Inoltre, ha favorito l’incontro e l’interlocuzione con le Istituzioni per promuovere l’efficienza come via privilegiata da percorrere per vincere la sfida mondiale della decarbonizzazione. Presente anche Michele De Pascale, presidente della Regione Emilia - Romagna. Con l’Innovation District e la seconda edizione del Premio “Lorenzo Cagnoni”, Key 25 ha consolidato il proprio sostegno all’innovazione, estendendolo, con l’iniziativa Green Jobs & Skills, alle nuove competenze green e sostenibili ancora troppo poco diffuse nelle aziende, ma su cui è sempre più necessario investire per realizzare la transizione energetica. Al tema dei costi dell’energia, dei Ppa come soluzione finanziaria innovativa per controllarli e con un focus sui nuovi Data Center, imprescindibili per lo sviluppo tecnologico, è stata dedicata la seconda edizione di Key Choice - Unlock the future of Ppa, l’evento B2B di Key - The Energy Transition Expo, organizzato da Ieg in collaborazione con Elemens e con il supporto di SolarPlaza, che si è svolto martedì 4 marzo al Palacongressi di Rimini per favorire l’incontro fra i fornitori di energia e le aziende ad alto consumo energetico con l’obiettivo di facilitare la stipula di contratti Ppa. Key tornerà alla Fiera di Rimini dal 4 al 6 marzo 2026.
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Key ha trasformato per tre giornate il quartiere fieristico e Rimini nel cuore pulsante della transizione e dell’efficienza energetica: il luogo in cui, fra soluzioni innovative e tecnologie all’avanguardia, la community globale del settore ha iniziato a realizzare il futuro dell’energia. Oltre 160 eventi, convegni e workshop con la partecipazione di esperti, studiosi, ricercatori e rappresentanti del mondo associativo e delle imprese, hanno offerto un’opportunità di confronto e approfondimento su ogni aspetto, novità e sviluppo del mercato energetico.
Inaugurata mercoledì 5 marzo dal ministro Gilberto Pichetto Fratin, Key25 ha costituito un’occasione unica per le aziende e i professionisti del settore, per conoscere le soluzioni presenti e future per garantire la sicurezza energetica, controllare i costi dell’energia e preservare la competitività del tessuto industriale. Inoltre, ha favorito l’incontro e l’interlocuzione con le Istituzioni per promuovere l’efficienza come via privilegiata da percorrere per vincere la sfida mondiale della decarbonizzazione. Presente anche Michele De Pascale, presidente della Regione Emilia - Romagna. Con l’Innovation District e la seconda edizione del Premio “Lorenzo Cagnoni”, Key 25 ha consolidato il proprio sostegno all’innovazione, estendendolo, con l’iniziativa Green Jobs & Skills, alle nuove competenze green e sostenibili ancora troppo poco diffuse nelle aziende, ma su cui è sempre più necessario investire per realizzare la transizione energetica. Al tema dei costi dell’energia, dei Ppa come soluzione finanziaria innovativa per controllarli e con un focus sui nuovi Data Center, imprescindibili per lo sviluppo tecnologico, è stata dedicata la seconda edizione di Key Choice - Unlock the future of Ppa, l’evento B2B di Key - The Energy Transition Expo, organizzato da Ieg in collaborazione con Elemens e con il supporto di SolarPlaza, che si è svolto martedì 4 marzo al Palacongressi di Rimini per favorire l’incontro fra i fornitori di energia e le aziende ad alto consumo energetico con l’obiettivo di facilitare la stipula di contratti Ppa. Key tornerà alla Fiera di Rimini dal 4 al 6 marzo 2026.