Che Volkswagen stesse virando verso una digitalizzazione del brand era cosa intuibile già dai nuovi modelli fortemente hi-tech della controllata Audi (Q3 e A1 tra quelle presentate a Parigi in questi giorni) e dal servizio di smart mobility a zero emissioni avviato qualche mese fa con il car-sharing di We. Ora, invece, arriva la notizia ufficiale dell’accordo stretto con il colosso dell’informatica, Microsoft.
Le due aziende lavoreranno insieme per portare avanti la trasformazione digitale della Casa tedesca, il Volkswagen Automotive Cloud, il quale gestirà la mobilità ecosostenibile del servizio We e andrà ad implementare il sistema di connettività dei prossimi modelli Volkswagen, elettrificati e non.
Secondo la casa di Wolfsburg, dal 2020 ogni anno si aggiungeranno più di 5 milioni di vetture completamente connesse ed equipaggiate del nuovo “archivio digitale”: queste disporranno di sistemi di bordo basati sulla piattaforma Microsoft Azure, la quale consentirà di scambiare dati e informazioni del cliente dall’auto al cloud.
Per sviluppare queste nuove tecnologie, Volkswagen ha pensato di portarsi fisicamente più vicino al nuovo partner: aprirà, quindi, un nuovo centro per lo sviluppo del cloud automotive in America Settentrionale, a due passi dal quartier generale della stessa Microsoft.
E questa non solo accompagnerà la casa tedesca nel percorso di digitalizzazione a tutto tondo, ma le offrirà anche un supporto per quanto riguarda l’avviamento del centro di sviluppo, in tutte le sue parti: dalle assunzioni (sono previsti circa 300 nuovi ingegneri tra le fila degli specialisti) alla gestione di queste fino alla consulenza aziendale.
“La Volkswagen, uno dei principali costruttori automobilistici mondiali, e la Microsoft, con la sua eccezionale competenza tecnologica, sono una coppia perfetta. Insieme, avremo un ruolo chiave nel determinare il futuro dell’automobile e della mobilità”, ha dichiarato in una nota ufficiale il CEO di Volkswagen AG Herbert Diess, che parla quindi di alleanza strategica importante non solo per la Casa, ma per il gruppo che questa rappresenta; infatti, nel giro di pochi anni la trasformazione digitale vedrà coinvolti anche tutti i marchi del gruppo tedesco.