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Fan Bingbing, la famosa attrice cinese: “Mi vergogno di aver evaso il fisco”. La somma sarebbe di 128 milioni di dollari

Scomparsa da quasi tre mesi senza lasciare traccia nel suo paese, la star in patria famosa per decine di film per tv e cinema, ad Hollywood per blockbuster come Iron Man 3 e X-Men: Days of future past, è riapparsa improvvisamente per dichiarare le sua colpevolezza in merito ad un evasione fiscale che secondo le stime più attendibili si aggirerebbe attorno a 128 milioni di dollari

di Davide Turrini

“Mi vergogno di aver evaso il fisco”. Per la celebre attrice cinese Fan Bingbing è l’ora del pubblico, planetario, mea culpa. Scomparsa da quasi tre mesi senza lasciare traccia nel suo paese, la star in patria famosa per decine di film per tv e cinema, ad Hollywood per blockbuster come Iron Man 3 e X-Men: Days of future past, è riapparsa improvvisamente per dichiarare le sua colpevolezza in merito ad un evasione fiscale che secondo le stime più attendibili si aggirerebbe attorno a 128 milioni di dollari.

La 37enne divenuta celebre nel 1999 come protagonista della serie tv più vista nel sud-est asiatico My fair princess, si era come dissolta nel nulla il 23 luglio scorso quando aveva postato il suo ultimo messaggio sui social. Poche ore fa, invece, dopo un lungo silenzio che aveva dato adito a speculazioni sulla sua morte come ad una sua richiesta d’asilo agli Stati Uniti, la riemersione in pubblico con una lunga lettera di scuse alla Cina, al “partito”, ai cinesi, e al mondo intero. “Mi vergogno profondamente, mi sento in colpa per quello che ho fatto, e offro le mie sincere scuse a tutti. Per un lungo periodo di tempo non ho mantenuto le mie responsabilità nel salvaguardare gli interessi del mio paese e della società favorendo solo il mio guadagno personale. Mi vergogno di aver evaso il fisco durante le riprese del film Unbreakable Spirit e in altri progetti sfruttando i ‘contratti yin-yang’ (direttiva del governo cinese che obbliga le produzioni a non far andare il budget totale del cast oltre il 40% dell’intero budget del film – ndr)”, ha scritto Fan ai suoi 62milioni di follower sul social Weibo.

“In tutti questi giorni di collaborazione con le autorità fiscali sui miei conti e quelli della mia compagnia di produzione, ho capito che come personaggio pubblico avrei dovuto rispettare la legge dando il buon esempio alla società e all’industria dello spettacolo. Non avrei dovuto perdere il controllo di me stessa infrangendo la legge”. Fan Bingbing ha poi aggiunto di accettare di pagare per intero tutte le tasse, con relative multe per i ritardi e gli interessi moratori, “raccogliendo fondi” a prescindere da qualsiasi ostacolo le possa capitare nei prossimi mesi. Procedura che secondo la legge cinese le permetterebbe di evitare l’apertura di draconiani procedimenti penali. I guai dell’attrice erano iniziati a giugno 2018 quando un ex conduttore della tv cinese aveva mostrato in pubblico documenti riguardanti una star senza nome che grazie all’aggiramento delle regole rigide dei “contratti yin-yang” aveva usufruito di una doppia fatturazione dei suoi guadagni. In un film, ad esempio, a fronte di un cachet ufficiale di un milione e mezzo di dollari per quattro giorni di lavoro, la star si era invece fatta pagare quasi otto milioni di dollari. Subito sui social era sbucato il nome della Fan che, dopo poche settimane, era a sua volta scomparsa. Una sparizione che a sua volta aveva avuto ripercussioni su importanti progetti delle major hollywoodiane come il film 355, la spy story Universal tutta al femminile con un cast stellare: Fan Bingbing, Jessica Chastain, Marion Cotillard, Penelope Cruz e Lupita Nyong’o.

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