Eco mobilità

Guida autonoma, tutti contro Google. Gm si allea con Honda e Toyota con Softbank

Per insidiare Waymo, la divisione di BigG dedicata alle auto-robot, fioriscono gli accordi tra colossi dell'auto e dell'high-tech. Solo così si può far fronte agli investimenti (molto onerosi) che questa tecnologia richiede

Parafrasando un detto vecchio come il mondo, l’unione fa la tecnologia. Specie in campo automobilistico, dove gli investimenti pensano come macigni: per questo Honda si è alleata con General Motors per lo sviluppo della guida autonoma, esattamente come hanno unito le forze SoftBank e Toyota. Ma andiamo con ordine.

La collaborazione fra Honda e GM prevede che i giapponesi investano 2,75 miliardi di dollari in “Cruise”, la divisione del colosso americano che si occupa di veicoli col pilota automatico. Una stretta di mano che garantisce a Honda il 5,7% del capitale di Cruise – versando prima una tranche da 750 milioni, il resto nei prossimi 12 anni – e di cementare ulteriormente i rapporti con GM, già in essere per via della collaborazione sui veicoli elettrici.

Nell’azionariato di Cruise è presente da pochi mesi pure SoftBank, gigante giapponese dell’high-tech: erogherà alla società di GM circa 2,2 miliardi di dollari in un lasso di tempo breve, arrivando al 19,6% del capitale della società del gruppo GM. Inoltre SoftBank ha appena siglato una joint venture con Toyota, da cui è nata “Monet Technologies”: quest’ultima vale già 15,3 milioni di euro e nei prossimi anni sarà foraggiata con altri 76,4 milioni. La Monet (acronimo di Mobility network) apparterrà per il 50,25% a Softbank, mentre il resto sarà di Toyota.

L’obiettivo è di lanciare in Giappone, entro il 2020, un servizio di ride-hailing per poi concentrarsi sullo sviluppo, anche all’estero, di soluzioni per la mobilità basate su veicoli elettrici e autonomi simili alla concept e-Palette, presentata da Toyota al Ces di Las Vegas.

Nel “chi arriva prima” a inserire sul mercato l’autonomous driving, in pole position sembra però esserci Waymo, controllata da Google e pronta a lanciare i suoi robo-taxi già entro fine anno. GM punta a pareggiare il conto con Big G nel 2019, mentre l’altra colonna dell’industria automobilistica yankee, Ford, non dovrebbe essere pronta prima del 2021.