Una manovra rischiosa ma popolare e che può piacere alla gente. In questo modo Silvio Berlusconi si sarebbe espresso con i suoi fedelissimi, commentando la nota di aggiornamento del Def studiata dal governo M5s- Lega. L’ex premier ha riunito i colonnelli a pranzo a Palazzo Grazioli per fare il punto sulla legge di bilancio. “Abbiamo tenuto una riunione sulla manovra, che non si conosce ancora esattamente quale sia. Speriamo venga presto presentata nella sua forma definitiva”, ha detto ai cronisti alla fine del vertice. Secondo un retroscena dall’agenzia Adnkronos, invece, l’ex cavaliere avrebbe elogiato l’efficacia comunicativa del’esecutivo, chiedendo ai suoi di scoprirne il bluff, trovando quindi modo di spiegare in maniera altrettanto diretta ed efficace alla gente quanto i contenuti di una tale manovra economica possano danneggiare il Paese, imprese e famiglie. Hanno confezionato un pacchetto accattivante per gli italiani, non c’è nulla da dire, ma dal contenuto molto pericoloso, cerchiamo insieme il modo per mettere sull’avviso la gente, avrebbe detto il presidente di Forza Italia.
Ad ascoltare l’ex premier i capigruppo di Senato e Camera Anna Maria Bernini e Maria Stella Gelmini, il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, il vicepresidente della Camera, Mara Carfagna, Niccolò Ghedini, Licia Ronzulli, Sestino Giacomoni, Gregorio Fontana, Andrea Orsini. Berlusconi, invece, non avrebbe fatto nessun cenno a Vittorio Sgarbi, che oggi ha annunciato di essere dal gruppo parlamentare di Forza Italia. Il caso è scoppiato dopo che l’ex premier aveva dovuto annullare la trasferta a Sutri, dove con il critico d’arte avrebbe dovuto inaugurare una via a Erasmo da Rotterdam.
Dopo il summit con i vertici del suo partito, l’ex cavaliere ha invece criticato pubblicamente le misure contenute nella manovra. “Ci siamo soffermati soprattutto sul reddito di cittadinanza che spingerà addirittura molti che lavorano a lasciare il lavoro. Perché faticare quando poi lo stato ti paga ugualmente”. A chi gli ha domanda delle sanzioni, incluso il carcere, ipotizzate da Luigi Di Maio, Berlusconi ha risposto: “In tutto ciò che viene fuori dalle dichiarazioni dei 5 stelle comincio a vedere e a essere preoccupato per una deriva autoritaria. Loro sono ispirati solo dall’invidia sociale, dall’odio sociale e dal rancore. Hanno la concezione di uno Stato etico, uno Stato che decide lui qual è il bene o il male per i cittadini e lo impone ai cittadini che in questo modo diventano sudditi dello Stato, il contrario di quello che dovrebbe essere una democrazia”.