È iniziato all’alba il blitz della polizia di Roma per sgomberare la casa popolare occupata abusivamente da Vincenzo Spada a Ostia. Oltre cento i  vigili impegnati nell’operazione, condotta dalla polizia locale con il supporto del reparto mobile e del commissariato del X municipio. Tutte le strade di accesso a Via Ingrao, luogo in cui si trova l’abitazione, sono state bloccate.

Ad annunciarlo su Twitter è la sindaca della capitale, Virginia Raggi. “Abbiamo liberato una casa popolare a Ostia, occupata abusivamente da un membro del clan Spada. Polizia locale Roma Capitale è intervenuta questa mattina per restituire un bene pubblico alla città. Prosegue la nostra lotta per ripristinare la legalità. #NonAbbassiamoLoSguardo”, ha cinguettato la pentastellata.

 

Come riporta il sito di Repubblica, l’appartamento al primo piano della palazzina, protetto da un’inferriata, era completamente ristrutturato con colonne in marmo e sedie dorate in pieno stile Casamonica. I coniugi Spada, Vincenzo e Tamara Suleyman, sono stati fatti uscire insieme ai figli, affidati a una parente. Una ditta ha preso in carico i mobili e la casa è stata svuotata di ogni arredo e riassegnata a una nuova famiglia. L’alloggio era occupato abusivamente da circa 10 anni. Nello stesso palazzo è stata trovata un’altra abitazione occupata abusivamente da una donna che avrebbe detto di essere lì perché ospite di un altro componente della famiglia Spada. Vincenzo Spada, detto ‘Gnocco’, è figlio del boss ‘Pele’ morto in carcere nel 2016 che, secondo gli inquirenti, avrebbe gestito il ‘racket’ delle case popolari a Ostia.

Lo sgombero è avvenuto a sole 24 ore dall’attentato incendiario contro la famiglia di Tamara Ianni, la donna che aiutò nelle indagini che portarono all’arresto, il 25 gennaio scorso, di 32 membri del clan Spada. Ianni, 29 anni, è dal 2016 nel mirino degli Spada, da quando ha deciso di pentirsi assieme a suo marito Michael Cardoni, nipote di Giovanni Galleoni, detto “Baficchio”, considerato uno dei discendenti della Banda della Magliana e ucciso a Ostia nel 2011. Due gli ordigni lanciati nel balcone dei genitori della collaboratrice di giustizia, in via delle Azzorre a Ostia, di cui solo uno esploso. Anche in quest’occasione non è mancato il tweet della sindaca, seguito sempre dall’hashtag #NonAbbassiamoLoSguardo.

Grazie al pentimento di Ianni e Cardoni, alcuni membri della famiglia Spada sono stati arrestati con l’accusa per la prima volta anche di “aver promosso diretto e organizzato sul litorale laziale e segnatamente in Ostia un’associazione di tipo mafioso“.

Durante lo sgombero la giornalista di Repubblica, Federica Angeli, è stata insultata: “Sei una carogna. Una pappona sotto scorta”hanno detto due donne della famiglia Spada. La reporter, che si trovava sul posto per lavoro, vive sotto scorta dal 2013 dopo le minacce di morte ricevute proprio dai clan del litorale per aver denunciato il malaffare sul litorale romano. In seguito alle aggressioni verbali e al clima di tensione la cronista Angeli è stata costretta ad allontanarsi. Solidarietà alla reporter è arrivata dalla prima cittadina di Roma.

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