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Cristiano Ronaldo, l’accusa di stupro preoccupa gli sponsor. Nike: “Monitoriamo la situazione”

CR7 ha ora venti giorni di tempo per rispondere alla causa intentata da Kathryn Mayorga, quest'ultima avrebbe fornito come prove i riscontri medici e il rapporto iniziale della polizia. L'impatto mediatico della vicenda non ha lasciato indifferenti gli sponsor che ogni anno investono milioni sul campione portoghese. Secondo l'Associated Press i partner commerciali starebbero iniziando a ragionare sulla interruzione del rapporto

di Giuseppe Candela

Si complicano le cose per Cristiano Ronaldo, le accuse di stupro di Kathryn Mayorga sono ormai note. La ragazza americana sostiene di aver incontrato il calciatore a Las Vegas nel 2009 e di essere stata violentata nella suite di un albergo. Si sarebbe recata alla polizia per una prima denuncia e l’anno successivo avrebbe raggiunto un accordo economico di 375 mila euro in cambio del suo silenzio. Leslie Stovall, avvocato della Mayorga, ha rivelato che la sua assistita è stata convinta a parlare dal movimento #MeToo: “Le donne che hanno reso pubbliche le molestie subite le hanno dato tanto coraggio.” Il legale ha poi aggiunto che la donna soffre di depressione e disturbo post traumatico e che quindi sarà lei ad esporsi in pubblico.

L’intenzione sarebbe ora quella di dichiarare nullo il contratto e la polizia di Las Vegas ha confermato di aver riaperto il caso ma senza sospetti incriminati perché la ragazza ai tempi della denuncia non aveva fornito dettagli sul dove fosse avvenuto il fatto e su chi lo avesse compiuto. “Nego fermamente le accuse che mi hanno rivolto. Considero lo stupro un crimine abominevole contrario a tutto ciò che sono e in cui credo. Non alimenterò il circo mediatico creato da coloro che vogliono cercare di promuoversi a mie spese”, ha twittato Ronaldo che già nei giorni scorsi in una diretta Instagram si era difeso: “Fake news. Vogliono farsi pubblicità attraverso il mio nome. È normale. Facendo il mio nome vogliono acquisire fama. Ma è parte del mio lavoro. Io sono un uomo felice, è tutto a posto”.

CR7 ha ora venti giorni di tempo per rispondere alla causa intentata dalla donna, quest’ultima avrebbe fornito come prove i riscontri medici e il rapporto iniziale della polizia. L’impatto mediatico della vicenda non ha lasciato indifferenti gli sponsor che ogni anno investono milioni sul campione portoghese. Secondo l’Associated Press i partner commerciali starebbero iniziando a ragionare sulla interruzione del rapporto qualora le accuse venissero confermate. Da Save The Children a EA Sports che gli ha dedicato la copertina di Fifa 19: “Monitoriamo attentamente la situazione, dal momento che ci aspettiamo che i nostri atleti di copertina e ambasciatori mantengano sempre una condotta in linea con i nostri valori”.  Il calciatore è inoltre legato al colosso Nike con un contratto fino al 2023 ma l’azienda si dice “profondamente preoccupata dalle accuse inquietanti e continuerà a monitorare la situazione”.

In serata la società bianconera0 ha espresso vicinanza al proprio calciatore: “Cristiano Ronaldo ha dimostrato in questi mesi la sua grande professionalità e serietà, apprezzata da tutti alla Juventus. Le vicende asseritamente risalenti a quasi 10 anni fa, non modificano questa opinione, condivisa da chiunque sia entrato in contatto con questo grande campione.” Ronaldo ha infine scelto di affidarsi all’avvocato David Chesnoff, legale delle star americane da Agassi a Tyson fino a Leonardo Di Caprio e Paris Hilton.

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