I genitori del bambino, entrambi originari dell'est Europa, avevano affidato lui e il suo gemellino a una ragazza peruviana. Sul fatto indagano i carabinieri che stanno raccogliendo le testimonianze delle altre persone che vivevano nel palazzo
Un neonato è morto dopo soli 45 giorni di vita, forse a causa di un rigurgito. È successo a Milano, in un appartamento di largo Gelsomini. Ad avvisare i soccorsi, attorno alle 14.00 di venerdì, è stata la sua babysitter, una ragazza peruviana di 33 anni.
Il piccolo è deceduto dopo 30 minuti di massaggio cardiaco, mentre veniva trasportato all’ospedale pediatrico Buzzi, distante circa 6 chilometri dall’abitazione. Gli accertamenti sulle cause della morte sono ancora in corso, ma da una prima analisi il piccolo non presenterebbe segni di violenza sul corpo e sembrerebbe morto a causa di un rigurgito.
I genitori del bambino, entrambi originari dell’est Europa, avevano affidato lui e il suo gemellino alla babysitter che nel primo pomeriggio si è accorta che il neonato stava soffocando. I carabinieri l’hanno portata in caserma per ascoltare la sua versione. Intanto, gli uomini dell’Arma stanno verificando un’informazione raccolta dai vicini secondo cui l’appartamento all’ottavo piano avrebbe ospitato un asilo abusivo.