Io candidato renziano? Non ho lavorato sugli aggettivi, sarà Renzi a decidere chi vuole sostenere. Non mi sento candidato di nessuno”. Così a Otto e Mezzo (La7) il senatore Pd, Matteo Richetti, risponde alla conduttrice Lilli Gruber, che lo incalza sulla sua vicinanza all’ex segretario dem. Richetti spiega: “Matteo è un collega, ci parliamo tutti i giorni, sono stato il portavoce della sua segreteria, abbiamo lavorato insieme alle sfide di questo Paese. Su alcune questioni abbiamo dato risposte importanti e i numeri lo stanno pure confermando, da quelli sul mercato del lavoro a quelli sull’occupazione. Tuttavia, nel partito, alla cui segreteria mi candido, ci sono state mancanze enormi, che io ho denunciato anche da dirigente del Pd”. Sulla scelta “pop” dell’ex ministro Maria Elena Boschi, protagonista della copertina del nuovo numero di Maxim, osserva: “Secondo me, la strada per battere i sovranisti è essere più credibili, più autentici, più appassionati, forse anche più responsabili. Io giro un po’ alla larga da certe scelte. Finché sto in politica, faccio politica e servo le istituzioni. Dopodiché non giudico le scelte di nessuno”. Poi spiega la sua idea di Pd: “In Europa il mio partito tiene insieme Macron e Corbyn. Dobbiamo costruire un campo democratico con dentro entrambi”

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