Due carabinieri e una guardia giurata sono stati iscritti nel registro degli indagati per la morte di un malvivente durante un inseguimento nato dopo un furto in una tabaccheria di Ponte Felcino, in provincia di Perugia. Il cadavere dell’uomo, ancora con il passamontagna in testa, era stato ritrovato in una stradina secondaria, sul sedile posteriore dell’Audi a bordo della quale i ladri avevano tentato la fuga: l’uomo è morto a causa di un colpo di pistola alla testa.
L’ipotesi di reato formulata al momento dal pm Mara Pucci è omicidio colposo determinato dall’eccesso, sempre colposo, di legittima difesa. “Carabinieri e guardia giurata, che hanno rischiato la vita, hanno solo fatto il loro dovere: non meritano un processo, semmai un premio“, è intervenuto in loro difesa il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Secondo quanto emerso, dopo un tentativo di speronamento, tutti e tre avrebbero sparato, ma non è ancora stato stabilito quale sia stato il proiettile che ha centrato la vittima alla nuca. Verrà accertato con una perizia balistica che verrà disposta in queste ore dalla procura di Perugia. L’uomo deceduto è un albanese di 50 anni, Eduart Kozi, noto alle forze di polizia per parecchi precedenti penali specifici consumati nel perugino.
I suoi complici sono tutt’ora ricercati. I banditi, infatti, erano riusciti a seminare le forze dell’ordine e hanno poi abbandonato l’auto. L’Audi è stata ritrovata giovedì mattina da un passante: “Ho visto quest’auto con il lunotto posteriore spaccato e ho pensato che gli avessero forzato la macchina – ha raccontato un testimone a Umbria24 – poi ho visto pacchi e pacchi di sigarette e ho guardato meglio e dentro c’era uno sdraiato sul sedile posteriore con il passamontagna. Poi ho visto i buchi dei proiettili e ho pensato che ci fosse stata una sparatoria e ho chiamato il 113″.