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Recensione iPhone XS Max: esperienza al top e buona autonomia, ma il grande schermo è sfruttato solo in parte

Rispetto al modello da 5,8 pollici, iPhone XS Max guadagna una maggiore autonomia e uno schermo decisamente più grande. Perde però in maneggevolezza e il prezzo di listino si alza ulteriormente. Raggiunge punte d'eccellenza nella resa dello schermo, nelle prestazioni e nel comparto fotografico.

iPhone XS Max rappresenta una piccola svolta per Apple. È infatti il primo smartphone dell’azienda di Cupertino a integrare uno schermo così grande (6,5 pollici). Attorno a questo particolare ruota l’esperienza di utilizzo: da una parte la comodità di avere a disposizione un display con una superficie tanto estesa, dall’altra la scomodità dovuta alle dimensioni generali del dispositivo, decisamente generose.

Guardare un film su Netflix o navigare su internet diventano esperienze decisamente più appaganti con uno schermo da 6,5 pollici. Di contro, con un altezza di 157.5 mm e un peso di 208 grammi (il fratello minore iPhone XS si ferma a 143.6 mm e 177 grammi), iPhone XS Max non è certamente il prodotto ideale da portare con sé nel caso si stia cercando maneggevolezza.

iPhone XS (sinistra) e iPhone XS Max (destra)

 

E poi c’è il prezzo, che in questa variante Max raggiunge vette inedite persino per Apple in ambito smartphone: si parte da 1.289 euro per la versione da 64 Gigabyte di memoria (quella oggetto della nostra recensione), e si può arrivare a ben 1.689 euro per quella da 512 Gigabyte. Tanti, troppi soldi considerando quanto offerto oggi dal mercato, ma la questione delle cifre richieste per gli iPhone è stata ormai ampiamente sviscerata.

In questo caso, come vedremo, il punto è un altro. Nel mondo Android queste diagonali di schermo sono state sdoganate da anni. Ciò ha consentito al sistema operativo di Google (e ai singoli produttori) di mettere a punto tutta una serie di funzionalità software in grado di dare un senso compiuto al fatto di sacrificare la maneggevolezza. Qualcosa che oggi manca ad iOS (il sistema operativo degli iPhone), almeno in ambito smartphone.

Un display da primo della classe

6,5 pollici, risoluzione di 1242 x 2688 pixel, tecnologia OLED, supporto agli standard Dolby Vision e HDR10 (massima qualità per i contenuti Netflix). I dettagli tecnici dello schermo di iPhone XS Max ci dicono che siamo di fronte a uno dei migliori display del mercato smartphone, un verdetto che viene ampiamente confermato utilizzando tutti i giorni il dispositivo. È caratterizzato da una fedeltà nella riproduzione dei colori e da angoli di visuale di assoluto livello: da qualunque posizione lo si guardi, risulta tutto perfetto.

Come già detto nella recensione del fratello minore XS, anche in questo caso abbiamo riscontrato la presenza di un vetro anteriore un po’ troppo riflettente. Questo crea qualche piccolo problema nella visibilità all’aperto dello schermo, almeno nelle giornate in cui batte molto il sole. Nulla di trascendentale comunque, anche perché la luminosità è molto elevata e il trattamento oleofobico del pannello è decisamente convincente (cioè non trattiene troppo le ditate).

L’esperienza visiva è esaltata da un comparto audio ulteriormente migliorato rispetto al passato. Durante la fruizione dei contenuti multimediali, l’altoparlante viene assistito dalla capsula auricolare (la griglia superiore che solitamente si usa per le telefonate) per un effetto stereo per certi versi impressionante considerando che si tratta pur sempre di uno smartphone. Di buon livello anche la ricezione.

iOS 12, poche funzioni per sfruttare i 6,5 pollici

Arriviamo al nocciolo della questione, e per farlo prendiamo in considerazione il diretto concorrente di iPhone XS Max, ovvero il Galaxy Note 9 di Samsung. Vi abbiamo parlato di questo dispositivo nella recensione di qualche giorno fa, si tratta di uno smartphone Android che può contare su uno schermo da 6,4 pollici e su un pennino bluetooth (chiamato S-Pen) che si estrae dalla scocca e consente di trasformarlo in un vero e proprio blocco note. Ma non è tutto.

iPhone XS Max (sinistra) e Galaxy Note 9 (destra)

 

Sul Galaxy Note 9 è anche possibile aprire due applicazioni contemporaneamente (con lo schermo che si divide), oppure rimpicciolire l’interfaccia così da poter visualizzare un numero maggiore di icone (o di informazioni) su una schermata, sfruttando dunque appieno l’ampio schermo. Tutte possibilità che aumentano la produttività dello smartphone e giustificano le grandi dimensioni, soprattutto per gli utenti che hanno necessità di queste funzionalità.

Su iPhone XS Max invece si ha l’impressione, a livello software, di avere a che fare con uno smartphone la cui interfaccia è stata semplicemente ingigantita: si visualizzano al massimo quattro icone per fila sulla schermata; solo alcune app realizzate direttamente dall’azienda di Cupertino (calendario, mail, messaggi) possono essere aperte contemporaneamente dividendo lo schermo; non c’è il supporto ad Apple Pencil, il pennino simile alla S-Pen di Samsung presente sugli iPad Pro.

È solo questione di tempo. Quando Apple ha immesso sul mercato i primi iPad, il sistema operativo non includeva specifiche funzionalità per sfruttare i grandi display dei tablet. Oggi invece iOS offre, sugli iPad Pro ad esempio, tutta una serie di possibilità che danno senso compiuto al fatto di avere a disposizione schermi da 10,5 o 12,9 pollici. Accadrà la stessa cosa con gli smartphone, ma iPhone XS Max oggi è un passo indietro, da questo punto di vista, rispetto ai concorrenti.

La modalità Split View (divisione schermo) di iPhone XS Max

iPhone XS o iPhone XS Max: quale scegliere?

Partiamo dai punti in comune. iPhone XS e XS Max offrono un comparto fotografico identico (di cui vi abbiamo parlato in maniera approfondita nella recensione del modello più piccolo) e le stesse ottime prestazioni (c’è sempre il nuovo processore A12 Bionic con 4 Gigabyte di RAM). Anche in questo modello l’esperienza utente ruota attorno al Face ID (riconoscimento del volto) e alle gesture (i movimenti da fare con le dite per muoversi nell’interfaccia, vista l’assenza del pulsante frontale). Non sono dunque questi i parametri a dover essere presi in considerazione per scegliere tra uno dei due.

I punti a favore di XS Max sono essenzialmente l’ampio schermo da 6,5 pollici (contro i 5,8 di XS) e l’autonomia. Infatti, con un utilizzo importante (misto tra LTE e Wi-Fi, 2 account mail sincronizzati, centinaia di notifiche dai social ed app di messaggistica istantanea, circa 1 ora di telefonate, più di 1 ora di videogiochi), si arriva attorno alle 22:00 con il 12% di batteria residua a fronte di oltre 5 ore di schermo acceso (con XS siamo arrivati alle 20:30 con il 5% e 3 ore di schermo).

Anche in questo modello però il caricabatterie incluso in confezione carica in maniera molto lenta (potrete utilizzare quello di un iPad o di un MacBook con porta USB-C per una ricarica più veloce), e questo non aiuta se si ha bisogno di un po’ di batteria in tempi brevi. Non escludiamo comunque miglioramenti con i prossimi aggiornamenti software.

iPhone XS invece offre invece una maggiore maneggevolezza. XS Max è costruito con la solita attenzione ai dettagli (scocca in vetro e acciaio inox, resistente ad acqua e liquidi), ma è praticamente impossibile da utilizzare con una sola mano. Peraltro il doversi muovere con le gesture nell’interfaccia di sistema obbliga l’impiego di entrambe le mani su un display così grande.

iPhone XS (sinistra) e iPhone XS Max (destra)

 

A questo poi va aggiunto il prezzo più basso. Considerando le cifre in ballo può sembrare quasi anacronistico, però di fatto iPhone XS costa 100 euro in meno (in ogni taglio di memoria) rispetto a XS Max e, probabilmente, calerà più rapidamente rispetto al fratello maggiore. Tutto dipende dunque dalle esigenze di ognuno sulla base dei punti di forza dei due modelli.

Tiriamo le somme

iPhone XS Max è solo il primo passo di Apple nel mercato degli smartphone con display molto grandi. Raggiunge punte d’eccellenza in ambiti come lo schermo, il comparto audio e quello fotografico, mentre risulta ancora un po’ immaturo a livello di funzionalità software per sfruttare l’ampio pannello. E poi c’è la questione del prezzo, non secondaria.

È un prodotto però che verrà facilmente migliorato con il tempo, visto che le funzionalità software potranno essere aggiunte con gli aggiornamenti. Se dunque il prezzo non vi spaventa e siete alla ricerca di uno smartphone con schermo molto grande da utilizzare soprattutto per i contenuti multimediali (serie-TV, film, musica ecc…), iPhone XS Max può essere la scelta giusta.

Se invece la vostra esigenza è avere uno smartphone per un utilizzo “classico”, dai social network a Whatsapp, passando per telefonate e fotografie, potete decidere altrimenti e fare un pensierino all’iPhone XS (per restare nel mondo Apple), oppure a una delle tante soluzioni proposte dal mondo Android, con le quali potrete anche risparmiare.