Gli organi genitali maschili e femminili hanno lo stesso sviluppo embriologico, per questo alla nascita ci sono le stesse strutture anatomiche in entrambi i sessi (l’unica differenza è l’utero), varia solo il grado dello sviluppo, anche se la differenza nelle dimensioni si evidenzia soprattutto dopo la pubertà, come le mammelle che crescono di dimensioni solo nelle donne, nei maschi restano “rudimentali” ed è normale chiamarle mammelle maschili.
A livello genitale ci sono due organi identici (dal punto di vista anatomico le dimensioni non sono importanti) nei due sessi, ma vengono usati termini diversi per descriverli, questo succede soprattutto per l’ignoranza di chi dovrebbe fare una corretta divulgazione scientifica, in questo caso i sessuologi, quasi tutti psicologi, che non studiano l’embriologia e l’anatomia sessuale su libri specialistici.
Il primo è la vagina, da tutti definito come l’organo sessuale più importante delle donne, e si dovrebbe sempre aggiungere “dal punto di vista riproduttivo”, come ho già spiegato in un precedente post, l’orgasmo vaginale non esiste
Oggi quando si parla di vagina, è sottinteso che si stia parlando delle donne, ma questo non è corretto, perché anche gli uomini hanno una vagina, chiaramente più piccola perché alla pubertà aumenta di dimensioni solo nelle donne, per questo si dovrebbe parlare di vagina maschile e femminile. Nei maschi, all’interno della prostata, si trova una piccola struttura anatomica detta utricolo prostatico, ma il termine anatomico corretto è vagina maschile, perché è l’equivalente morfologico della vagina femminile, con la stessa derivazione embriologica, vedi in BMJ Case Reports.
Si presenta come una cavità tubuliforme, che dal suo orifizio (che si apre nell’uretra prostatica) si porta in alto e indietro tra le ghiandole prostatiche, per 1-2 centimetri, ma a volte è lunga diversi centimetri, arrivando anche fuori della prostata tra i due condotti eiaculatori, e termina con una estremità a fondo cieco, a volte i due condotti eiaculatori sboccano nella sua cavità, in questo caso nell’uretra invece di 3 condotti ne arriva uno solo, quello vaginale. La sua patologia, cistica infiammatoria neoplastica, è la stessa di quella femminile.
Il secondo organo è il pene, da tutti definito come l’organo sessuale maschile. Oggi quando si parla di pene, è sottinteso che si stia parlando degli uomini, ma questo non è corretto, perché anche le donne hanno un pene (la clitoride si sviluppa dal phallus), chiaramente più piccolo perché alla pubertà aumenta di dimensioni solo negli uomini, per questo si dovrebbe parlare di pene maschile e femminile. Quest’ultimo, come nei maschi, è costituito da:
– due corpi cavernosi (corpo e radici della clitoride);
– il corpo spongioso (bulbi del vestibolo, piccole labbra, glande della clitoride);
– il corpo spugnoso dell’uretra femminile.
Alla pubertà le dimensioni del pene femminile non aumentano, per questo ha una maggiore concentrazioni di fibre e corpuscoli nervosi (il glande della clitoride e le piccole labbra sono molto sensibili) rispetto al pene maschile, che permettono alle donne, con una corretta stimolazione (vedi: la contemporanea stimolazione della clitoride con le dita durante il rapporto vaginale, che si può/deve fare anche alla “prima volta”), di avere orgasmi molto intensi a tutte le età, infatti la menopausa non ha effetti negativi sulla clitoride, mentre la vagina va lentamente in atrofia perché non serve più dal punto di vista riproduttivo.
L’uso del termine vagina maschile non dovrebbe creare problemi, perché gli uomini sono già abituati con mammelle e capezzoli maschili, invece per il termine pene femminile, anche se è corretto dal punto di vista anatomico, ci potrebbero essere delle “resistenze” ad essere usato dalle donne, anche se da alcuni anni è stato accettato il termine “prostata femminile”, comunque l’importante è sapere che gli organi genitali esterni sono gli stessi in uomini e donne, e che la vulva è costituita dalle grandi labbra (che corrispondono allo scroto) e (per chi non vuole usare pene femminile) dalle strutture erettili femminili, quindi l’erezione del pene maschile corrisponde alla erezione degli organi erettili femminili, non alla lubrificazione vaginale.
Le figure della vagina maschile e del pene femminile (clitoride, piccole labbra, ecc.) nel mio articolo, con 21 figure e 1 video (per i sessuologi/psicologi è un dovere aggiornarsi), pubblicato in Clinical Anatomy e nel mio post sul Fatto Quotidiano.