Cercavano di evitare l’arresto di un migrante, fuggito da un posto di blocco, così un gruppo di migranti ha accerchiato e aggredito con calci e pugni due agenti in servizio anticaporalato nelle campagne del foggiano. È quanto è successo venerdì 5 ottobre nella baraccopoli abusiva vicina al Cara, il centro per richiedenti asilo, di Borgo Mezzanone. I poliziotti hanno riportato diverse ferite, con una prognosi di 15, 30 giorni. Secondo il Sindacato autonomo di polizia, gli “extracomunitari erano circa 50 e sarebbero residenti nel centro migranti di Manfredonia“.
Tutto è cominciato da un controllo anticaporalato e di contrasto dell’immigrazione clandestina. Secondo la ricostruzione dell’accaduto gli agenti della Polstrada hanno intimato l’alt ad un’auto che procedeva a forte velocità vicino a Borgo Mezzanone. Il conducente, poi riconosciuto come un gambiano di 26 anni, non solo non si è fermato, ma ha cercato di investire uno dei due poliziotti, fuggendo verso le campagne. Dopo un inseguimento, la corsa del giovane è terminata vicino a un insediamento abusivo, sorto proprio nei pressi di Borgo Mezzanone. A quel punto, dopo essere scesi dall’auto e aver inseguito il ragazzo, i due poliziotti sono stati circondati e picchiati da numerosi migranti. “Solo l’intervento di altre pattuglie ha scongiurato il peggio per i due agenti”, ha spiegato Francesco Pulli, segretario nazionale del Sap.
Il cittadino gambiano identificato come Omar Jallow, con vari precedenti penali, è stato arrestato e i due agenti sono stati trasportati all’ospedale di Cerignola. “Episodi del genere non sono nuovi e, sicuramente, a spingere questa gente a delinquere indisturbata, è anche la consapevolezza di restare impunita – ha aggiunto Pulli – Servono pene severe per chi non rispetta le regole e occorrono anche maggiori tutele per i poliziotti operativi su strada, come, ad esempio, i taser“.