È stata sospesa dal ruolo di preside “con effetto immediato” Laura Colantonio, la dirigente del Liceo classico Jacopo Sannazaro di Napoli che lo scorso settembre aveva deciso di rispondere alla mancanza di aule praticando delle attività extra moenia “particolari”. Secondo i racconti di studenti e genitori, gli alunni venivano mandati al mare o a passeggiare al parco Villa Floridiana vicino al Vomero, insieme ai professori. Un episodio che aveva fatto scalpore sia nell’opinione pubblica che tra gli studenti del liceo che, stanchi di non poter fare lezione, si erano ribellati decidendo di asserragliarsi a scuola. Il decreto di sospensione è stato firmato lunedì dalla direttrice Luisa Franzese e, fino alla pubblicazione di un nuovo bando, lascia l’istituto privo di una dirigenza.
All’epoca dei fatti, a inizio anno scolastico, mancavano 5 aule: a fronte di 53 classi erano presenti solo 48 spazi. Una situazione che, secondo la dirigente, non poteva essere prevista. “Fino a inizio scuola non potevamo prevedere esuberi, visto che gli iscritti del primo anno possono sempre cambiare idea”, aveva sottolineato un mese fa la Colantonio. Da qui la decisione di sostituire le lezioni con “attività di armonizzazione tra adolescente, natura e conoscenza del territorio”. I momenti di svago, però, denunciavano alcuni insegnanti e alcuni genitori contrari alla decisione della dirigente, potevano venire a costare anche 18 euro ad alunno e dovevano essere pagati anche al docente accompagnatore. Un’articolazione che si rifaceva a un progetto dell’anno precedente che, come avevano sottolineato molti professori, non poteva essere giustificata dal Pof (Piano offerta formativa) e che, soprattutto, rispondeva a un’esigenza, quella di esubero degli iscritti, nota al collegio docenti già da marzo.
Diventata ormai insostenibile anche per gli studenti, la situazione era venuta a galla pochi giorni dopo essere cominciata, suscitando l’indignazione dell’opinione pubblica. Un danno d’immagine enorme per il liceo più prestigioso del capoluogo campano, fiore all’occhiello dell’istruzione pubblica della città, che in pochi giorni aveva causato un vero e proprio “fuggi fuggi” tra gli studenti.