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Salvini e Le Pen insieme a Roma: “Juncker e Moscovici i nemici dell’Europa”. Poi: “Lavoriamo a candidati comuni europei”

I due leader hanno annunciato che la "rivoluzione del buonsenso in atto in Europa e non solo" andrà avanti, per restituire l'Ue "ai popoli a cui è stata sottratta". Poi il vicepremier ironizza sull'incontro tra Saviano e il Presidente francese: "Spero almeno che non abbiano fatto selfie svestiti come è uso fare Macron ultimamente"

Uniti contro “i nemici dell’Europa”, auspicando una “rivoluzione del buonsenso” che “la restituisca ai popoli”. Matteo Salvini e Marine Le Pen parlano per quasi un’ora e mezzo al convegno dell’Ugl “Crescita economica e prospettive sociali in un’Europa delle Nazioni” e si scagliano contro l’Unione europea che ha  “disatteso le promesse”, favorendo “l’immigrazione di massa e creando nuovi schiavi“. Poi, il vicepremier conferma la volontà di creare un fronte comune europeo con la leader del Front National: “Oggi non è un incontro elettorale, con Marine lavoriamo a un programma comune da anni. Ad ogni modo, questo fronte della libertà punta a un progetto comune e anche a candidati comuni nei ruoli più delicati, ma riconoscendo l’autonomia dei popoli”.

“Juncker e Moscovici sono i nemici dell’Europa”
Il ministro dell’Interno prende la parola e parte subito benedicendo la “rivoluzione del buonsenso che sta attraversando l’Europa, ma non solo”, in riferimento ai risultati delle presidenziali che arrivano dal Brasile, con il candidato di estrema destra, Jair Bolsonaro, che ha ottenuto il 46% delle preferenze, lanciato verso la vittoria al ballottaggio. E questa rivoluzione avrebbe ben chiari gli obiettivi da colpire: “I veri nemici dell’Europa – continua Salvini – sono gli Juncker, i Moscovici e tutti coloro che stanno asserragliati nel bunker di Bruxelles“. E per dimostrarlo, il vicepremier ha invitato i giornalisti a “essere meno pigri” quando qualcuno propone visioni diverse da quelle mainstream e di “spiegare il lavoro di consulenza che molti ex commissari e presidenti della Commissione europea svolgono dopo il loro mandato e per chi. Capiremmo molte più cose”.

Gli fa eco Marine Le Pen, puntualizzando che Lega e Front National non hanno una particolare avversione all’Unione europea in sé, ma verso coloro che la guidano: “L’Europa – ha detto intervenendo al convegno – è stata costruita con tante promesse che sono state presto disattese. La crescita negli ultimi tempi è la più lenta degli ultimi anni, assistiamo a un fenomeno migratorio di massa, al calo della natalità… Hanno calpestato i valori della libertà, della democrazia e della solidarietà”. Poi annuncia la “rivoluzione”: “A maggio (mese delle elezioni europee, ndr) assisteremo a un momento storico: emergerà una nuova Europa delle nazioni, del rispetto e della protezione. Con l’aiuto anche di Salvini, installeremo nuovi valori, contro il mondialismo e la globalizzazione selvaggia. Ha ragione Matteo: Juncker e Moscovici sono colpevoli, ma non solo loro”.

“Lo spread? Occhio agli speculatori che vogliono comprare le aziende italiane in svendita”
Quando gli viene chiesto cosa pensa dello spread oltre i 300 punti, il vicepremier non si dice allarmato e punta il dito contro chi lo userebbe come una clava a fini speculativi: “Come ministro dell’Interno – afferma – do molta importanza allo spread e all’andamento dei mercati. Ma sono anche attento a garantire il diritto al lavoro, alla vita e alla famiglia. Questi diritti vengono prima dello spread”. E poi ha attaccato: “Se volessi pensare male, penserei che dietro allo spread c’è la volontà di chi vuol vedere un Paese come l’Italia svendere le proprie aziende. Speculatori in stile Soros“.

Le Pen appoggia Salvini quando il leader del Carroccio afferma di non accettare lezioni di economia da un socialista francese, in riferimento al Commissario europeo per gli affari economici e monetari, Pierre Moscovici, e poi aggiunge: “L’Unione europea doveva essere creata per i popoli, ma così non è stato – ha detto – E’ nata per favorire una piccola classe economica. E’ nata sulla negazione dei popoli ed è a loro che noi vogliamo restituirla. L’Ue oggi ha un atteggiamento autoritario“.

Migrazione, “i socialisti vogliono nuovi schiavi da mettere subito a lavoro”
Salvini sventola in sala un libretto con una bandiera italiana e una cartina dell’Africa, spiegando che si tratta di una bozza del “Progetto Africa” che ha l’obiettivo di “dare un futuro ai ragazzi africani senza costringerli a scappare su un barcone. Aiuteremo veramente gli africani, lo dimostreremo ai chiacchieroni di sinistra”. Una proposta che vede l’appoggio anche del Front National, come spiega Le Pen, che vuole anch’esso opporsi alla “creazione di nuovi schiavi”: “Noi vogliamo cooperare con i Paesi africani. La sinistra, invece, ha una visione disumana della migrazione – ha detto la leader francese – Non aspetta che queste persone, provenienti da mondi e culture diverse, si integrino. Loro li mettono subito a lavoro, li sfruttano”.

Proprio mentre si parlava di migrazione, a Salvini viene chiesto dell’incontro tra Roberto Saviano e il presidente francese, Emmanuel Macron: “Che tristezza, d’altra parte chi si somiglia si piglia. Spero almeno che non abbiano fatto selfie svestiti come usa fare Macron ultimamente”.