Lo scorso 22 giugno la procura aveva richiesto il rinvio a giudizio di 15 persone, tra cui la sindaca di Torino, Chiara Appendino, l’ex questore di Torino, Angelo Sanna, e alcuni funzionari della città
Il comune di Torino si costituisca parte civile al processo sui fatti avvenuti in piazza San Carlo. È quello che hanno chiesto le opposizioni di centrosinistra in consiglio comunale- Pd, Moderati, Lista civica per Torino e Torino in Comune – con una mozione depositata in Sala Rossa a due settimane dall’udienza preliminare, fissata per il 23 ottobre. Lo scorso 22 giugno la procura aveva richiesto il rinvio a giudizio di 15 persone, tra cui la sindaca di Torino, Chiara Appendino, l’ex questore di Torino, Angelo Sanna, e alcuni funzionari della città.
“Quanto accaduto in piazza quella sera durante la finale di Champions League costata la vita a Erika Pioletti e il ferimento di oltre 1500 persone è stata una ferita profonda per la città. A prescindere da quello che sarà l’esito processuale abbiamo ritenuto utile che la città si cauteli in quanto istituzione. Non vogliamo entrare nel merito delle responsabilità ma non vogliamo che a rimetterci sia la collettività dei torinesi”, spiegano i quattro capigruppo firmatari della mozione, Stefano Lo Russo, Silvio Magliano, Francesco Tresso ed Eleonora Artesio. In particolare la mozione impegna sindaca e giunta ad attivarsi “affinché la città di Torino, attraverso specifico mandato all’Avvocatura, anche attraverso la nomina di un curatore speciale, si costituisca parte civile contro gli imputati che verranno ritenuti responsabili dei reati ascritti, al fine di richiedere i danni morali, materiali, di immagine e di reputazione subiti dalla Città a seguito degli eventi” accaduti in piazza.