Dopo un paio d’ore è arrivato il video su Facebook dell’assessore capitolino alla Mobilità, Linda Meleo, che ha tentato di gettare acqua sul fuoco: “Non c'è alcun rischio che chiudano le linee A e B della metropolitana”, ha spiegato. “Stiamo già al lavoro con fondi disponibili di Roma Capitale e del ministero dei Trasporti - ha aggiunto - per adeguarci alla normativa”
“Le linee A e B della metropolitana non sono adeguate alla normativa antincendio e potrebbero essere chiuse dai Vigili del Fuoco”. La bomba la fa esplodere all’ora di pranzo Pasquale Cialdini, presidente dimissionario di Roma Metropolitane, la società del Comune di Roma che si occupa di costruire ed effettuare la manutenzione straordinaria delle opere trasportistiche nella Capitale. Un presidente (fino a venerdì) ed ex funzionario del ministero Infrastrutture e Trasporti, che lancia un allarme così circostanziato non può non essere preso sul serio.
“Le due linee – ha detto Cialdini durante una riunione della Commissione Trasporti organizzata a porte chiuse ma ripresa in streaming dai consiglieri del Partito Democratico – dal punto di vista della manutenzione presentano gravi arretratezze. Hanno bisogno di interventi ma immaginate cosa accadrebbe al traffico se le due linee dovessero essere chiuse?”. Dopo un paio d’ore è arrivato il video su Facebook dell’assessore capitolino alla Mobilità, Linda Meleo, che ha tentato di gettare acqua sul fuoco: “Non c’è alcun rischio che chiudano le linee A e B della metropolitana”, ha spiegato. “Stiamo già al lavoro con fondi disponibili di Roma Capitale e del ministero dei Trasporti – ha aggiunto – per adeguarci alla normativa”.
Le parole di Meleo, seppur apparentemente rassicuranti sul fatto che il Campidoglio abbia la situazione “sotto controllo”, in effetti confermano che le linee A e B della metro non si sono ancora adeguate alla nuova normativa. “Nuova”, poi, mica tanto, visto che il Decreto ministeriale a cui si fa riferimento è il 253 del 29.11.2015, che detta un cronoprogramma di adeguamento che termina a fine novembre del 2022. La prossima scadenza è quella del 29.11.2018, data entro la quale dovranno essere a norma gli impianti di rivelazione e segnalazione incendi, gli impianti di allarme e le fonti di energia per gli impianti elettrici di emergenza.
“Abbiamo a disposizione 8 milioni di euro – ha spiegato Meleo – destinati alla progettazione dell’adeguamento alle norme antincendio e poi 425 milioni attribuiti lo scorso anno dal Mit per una serie di progetti, molti dei quali riguardano proprio la normativa antincendi”. In realtà, da quello che risulta i lavori non sono ancora partiti e a poco più di un mese è una corsa contro il tempo per effettuare tutti gli adeguamenti di legge. Toccherà quindi ai Vigili del Fuoco, a dicembre, verificare se a quel punto possano esistere gli estremi per procedere ad una chiusura che metterebbe in ginocchio l’intera città.