Il congegno si trovava in una busta ed era stato inviato all'avvocatessa civilista trapanese, Monica Maragno, quasi due anni fa. La donna, insospettita dal fatto che il mittente fosse l'Ordine degli avvocati, ha chiesto conferma al consiglio forense. Alla loro risposta negativa, il pacco è stato portato in Procura
Un ispettore di polizia della sezione di pg della Procura di Trapani, Gianni Aceto, è rimasto gravemente ferito alla mano sinistra e ha rischiato di perdere tre dita a causa dell’esplosione di una chiavetta usb che ha inserito nel suo computer. Il congegno, che secondo i primi accertamenti conteneva esplosivo, era stato inviato all’avvocato civilistatrapanese, Monica Maragno, quasi due anni fa. Ma la donna, insospettita dal fatto che il mittente indicato non avesse confermato l’invio, aveva denunciato il fatto sul quale il pubblico ministero indagava già da due anni.
Un giallo sul quale la polizia sta cercando di fare chiarezza e che è costato all’ispettore delle gravi ferite che, però, non gli costeranno la perdita di tre dita, come inizialmente ipotizzato. L’uomo si trova ricoverato a Marsala presso il reparto di Chirurgia plastica, dove gli stanno riattaccato le dita.
Le indagini sul dispositivo erano iniziate due anni fa. L’avvocatessa aveva ricevuto una busta contenente la chiavetta che indicava come mittente l’Ordine degli avvocati. Una consegna che a Maragno era sembrata sospetta, tanto da contattare il consiglio forense per chiedere conferma dell’invio. Alla risposta negativa, l’avvocatessa ha deciso di portarla in Procura presentando un esposto.
A quel punto, la pratica è stata affidata al pubblico ministero che da quasi due anni ha avviato un’indagine contro ignoti sulla provenienza della busta, senza mai aprirla. Nelle scorse settimane, però, il pm avrebbe consegnato il dispositivo alla Polizia giudiziaria. Ma appena il poliziotto ha inserito la chiavetta nel computer, il congegno è esploso.