Una busta con un proiettile indirizzata al procuratore capo di Caltanissetta, Amedeo Bertone, è stata intercettata al Palazzo di giustizia della città nissena. Il magistrato è titolare di diverse inchieste delicate come quella sul cosiddetto ‘sistema Montante‘ e quelle sulle stragi di Capaci e via d’Amelio. Recentemente il suo ufficio inquirente ha ottenuto in rinvio a giudizio di tre poliziotti accusati del depistaggio delle prime indagini sull’omicidio di Paolo Borsellino.
Secondo il quotidiano online livesicilia nella missiva allegata al proiettile si fa cenno proprio all’ex numero uno di Confindustria Sicilia, Antonello Montante. Nella stessa lettera sono contenute gravi minacce a Bertone, al quale è stata rafforzata la scorta. La missiva è stata aperta tre giorni fa dal magistrato ma sarebbe arrivata almeno un giorno prima nella sua segreteria: non era stata aperta perché in quei giorni il procuratore era impegnato in alcuni interrogatori. Le prime indagini sono state eseguite dalla squadra mobile della Questura di Caltanissetta, ma un’inchiesta è stata subito aperta dal procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, che guida l’ufficio competente sui reati legati a magistrati nisseni. La tempistica della arrivo della lettera mette in correlazione, almeno temporale, le minacce a Bertone a quelle al presidente della commissione regionale antimafia Claudio Fava, che ha ricevuto quattro giorni fa una busta con un proiettile.