Dopo settimane di polemiche, al Senato è iniziata la discussione sulla nota di aggiornamento al Def, tra sfottò e provocazioni delle opposizioni al governo, la difesa di 5 Stelle e Lega e i banchi quasi vuoti per gli esponenti dell’esecutivo. Solo in pochi tra i membri dell’esecutivo hanno ascoltato il dibattito: in Aula era presente qualche sottosegretario (Massimo Garavaglia e Alessio Villarosa al Mef, Armando Siri alle Infrastrutture), mentre soltanto brevi comparse per i ministri M5s, Riccardo Fraccaro e Barbara Lezzi, e per la viceministro all’Economia Laura Castelli. La discussione è proseguita tra le provocazioni di Pd e Forza Italia. Tra queste, quella del senatore azzurro Antonio Saccone, che ha mostrato verso i banchi dell’esecutivo un cartello con il “Gioco della fortuna”: “A noi cittadini non ci resta altro che affidarci alla fortuna perché la serietà su questi conti non c’è”, ha rivendicato. Anche i senatori dem Faraone e Bellanova hanno attaccato il governo con toni sarcastici. “Sul reddito di cittadinanza Castelli dice che se un povero vuole andare all’Unieuro, vuole mandare la finanza. E se vuole prendere pure una lavatrice, che fate, mandate l’esercito?“, ha ironizzato la senatrice. Mentre Faraone ha attaccato la Lega: “Non ci sono investimenti in questa manovra, solo debiti che pagheranno le nuove generazioni. Trasformate il Mezzogiorno in una casa di riposo, in modo che Salvini e i suoi possano ancora chiamarci terroni. Pensano che siamo dei nullafacenti a cui dare una mancia e poi continuare a chiamarci terroni. Così ci portate al baratro”.